Clima Cop27: la delegazione svizzera teme un fallimento

daoe, ats

15.11.2022 - 11:38

Missione difficile per la ministra dell'ambiente Simonetta Sommaruga, che mercoledì si recherà a Sharm el-Sheikh per la Conferenza mondiale sul clima (Cop27). Il capo della delegazione svizzera Franz Perrez teme che il vertice possa terminare in un fiasco.

L'ambasciatore svizzero Franz Perrez (foto d'archivio)
L'ambasciatore svizzero Franz Perrez (foto d'archivio)
KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI

Keystone-SDA, daoe, ats

«Se la conferenza dovesse concludersi senza alcuna decisione concreta, ciò non sarebbe neppure l'esito peggiore che possiamo aspettarci. Quello che temiamo maggiormente è invece un nuovo catalogo di obiettivi privo di senso e celebrato poi come se si trattasse di un successo», ha spiegato Perrez in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano romando «Le Temps».

«Ci sono ancora diversi mandati risalenti alle Cop precedenti da portare avanti», aggiunge il delegato.

In merito alla conferenza delle Nazioni Unite, domenica scorsa il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) aveva tracciato un bilancio intermedio in chiaroscuro.

«Normalmente, prima di procedere con le discussioni politiche, durante la prima settimana vengono trattati gli aspetti tecnici dei negoziati. Ormai siamo giunti già alla seconda settimana e ci sono ancora molti temi da affrontare», ha spiegato Perrez.

Il delegato ha proseguito evidenziando l'importanza degli obiettivi. «Qualora non vengano approvate risoluzioni concrete per ridurre il livello delle emissioni di CO2 e per «decarbonizzare l'economia mondiale», sarà difficile riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi», ha avvertito, aggiungendo che «ciò vale anche per l'obiettivo di stanziare annualmente 100 miliardi di dollari per finanziare la transizione ecologica nelle aree più povere del globo».