Covid Covid, da un anno svizzeri con la mascherina sui mezzi pubblici

bt, ats

5.7.2021 - 10:38

L'obbligo dovrebbe restare almeno finché chiunque intenda vaccinarsi abbia potuto farlo.
L'obbligo dovrebbe restare almeno finché chiunque intenda vaccinarsi abbia potuto farlo.
Keystone

Entrava in vigore un anno fa, più precisamente il 6 luglio 2020, l'obbligo di indossare la mascherina sui trasporti pubblici in Svizzera.

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Inizialmente posticipata dal governo che temeva un effetto boomerang, la misura è in generale ampiamente rispettata dai passeggeri.

La Confederazione ha imposto tale obbligo relativamente tardi rispetto ad altri Paesi. La preoccupazione era quella di instaurare una falsa sensazione di sicurezza, che avrebbe potuto indurre la popolazione a ignorare le regole di distanziamento. Il 1° luglio però, a seguito di un raddoppio dei contagi di Covid-19 in 24 ore (da 62 a 137), il Consiglio federale ha però ceduto.

Sollecitati da Keystone-ATS, FFS e AutoPostale hanno ricordato che, in un primo momento, l'obbligo di portare la mascherina aveva necessitato molte informazioni di spiegazione, sia per gli impiegati che per i viaggiatori. Ma globalmente il provvedimento è stato ben rispettato, dicono con soddisfazione.

La misura ha permesso di chiarire la situazione e rafforzare la fiducia nei trasporti pubblici, aggiungono le due aziende, che ne approfittano per chiedere ai loro passeggeri di continuare ad attenersi alle norme vigenti. La mascherina è ancora imperativa all'interno di treni e bus, mentre non è più richiesta negli spazi esterni delle stazioni e alle fermate.

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) giustifica il mantenimento dell'obbligo con la promiscuità negli spazi chiusi. Esso dovrebbe perdurare finché tutte le persone che intendono vaccinarsi avranno potuto farlo.