Epidemia Tutta la Svizzera si è fermata un minuto per le vittime del Covid

bt, ats

5.3.2021 - 14:25

Già a dicembre era stata organizzata una cerimonia per le vittime davanti a Palazzo federale.
Già a dicembre era stata organizzata una cerimonia per le vittime davanti a Palazzo federale.
Keystone

Con un minuto di silenzio e i rintocchi delle campane, la Svizzera ha commemorato oggi alle 11h59 le oltre 9300 vittime del coronavirus. Il 5 marzo 2020 si registrava la prima morte legata al Covid-19 nella Confederazione. In Svizzera manifestazioni di questo tipo sono rare.

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Mercoledì, il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha invitato gli svizzeri a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del virus oggi alle 11.59. Al termine di esso, le chiese hanno suonato le proprie campane.

Con questo momento di raccoglimento non si vogliono solo ricordare i morti ed esprimere solidarietà verso chi ha perso una persona cara. Con il gesto si vuole mandare un pensiero anche a chi soffre tuttora per la malattia, a chi si sta riprendendo e a chi li ha sostenuti durante il processo.

Berset: «Omaggio anche ai curanti»

Il minuto di silenzio è stato osservato anche per rendere omaggio «alle famiglie che non hanno potuto prendere commiato dai loro cari come avrebbero voluto, a tutti quelli che hanno sofferto e soffrono ancora oggi, nonché per sostenere coloro che si sono impegnati per affrontare questa crisi, personale di cura in primis», ha affermato il consigliere federale Alain Berset in conferenza stampa.

Il Consiglio federale, dopo aver consultato i due presidenti delle Camere, ha deciso di non organizzare una cerimonia commemorativa ufficiale. La scelta è stata dettata da ragioni di tipo epidemiologico.

Evento raro in Svizzera

È raro che il Consiglio federale solleciti a rispettare un minuto di silenzio a livello nazionale. Stando agli archivi di Keystone-ATS, l'allora presidente della Confederazione Joseph Deiss aveva invitato a osservarne tre dopo gli attentati di Madrid del 2004, che fecero quasi 200 morti.

Un momento di raccoglimento si era tenuto anche il 1° ottobre 2001, a qualche giorno dalla strage al Parlamento di Zugo, in cui persero la vita 15 persone. Due settimane prima, ne erano stati rispettati tre in omaggio alle oltre 3000 vittime degli attacchi dell'11 settembre.