Domande e risposteCosa significa «Sky Shield» per la neutralità svizzera?
mmi
4.7.2023
Lo «Sky Shield» è progettato per respingere i missili nei cieli sopra l'Europa. Ora anche la Svizzera parteciperà al sistema di difesa aerea europeo. Ecco le risposte alle domande più importanti.
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04.07.2023, 17:34
04.07.2023, 18:38
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Hai fretta? blue News riassume per te:
La Svizzera vuole proteggersi meglio dagli attacchi di missili e droni in futuro.
Secondo il Ministero della Difesa, la sua responsabile Viola Amherd firmerà venerdì una dichiarazione d'intenti sulla «European Sky Shield Initiative».
Il governo tedesco ha lanciato l'iniziativa, alla quale hanno aderito finora 17 Paesi della NATO.
L'iniziativa «Sky Shield» mira a creare una sorta di scudo protettivo sull'Europa per colmare le lacune nella difesa aerea.
La Svizzera vuole partecipare al sistema europeo di difesa aerea «Sky Shield». La ministra della Difesa Viola Amherd dovrebbe firmare la relativa dichiarazione d'intenti venerdì.
Lo ha confermato martedì mattina il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) su richiesta della SRF.
Cosa sia effettivamente lo «Sky Shield» e cosa significhi per la neutralità svizzera, lo potete leggere nelle risposte alle domande più importanti.
Che cos'è lo Sky Shield?
«Sky Shield» è un sistema di difesa aerea comune in Europa. L'obiettivo è creare una sorta di scudo protettivo sull'Europa per colmare le lacune nella difesa aerea.
La Germania ha lanciato una corrispondente «Iniziativa scudo celeste europeo», alla quale partecipano 17 Paesi della NATO.
Oltre alla Germania, sono coinvolti i seguenti Paesi: Norvegia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito, Slovacchia, Lettonia, Ungheria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Slovenia ed Estonia. La Polonia e la Francia per ora non vogliono partecipare.
L'iniziativa «Sky Shield» ha come sfondo la guerra d'aggressione russa all'Ucraina e si ispira al sistema di difesa aerea israeliano «Iron Dome».
Qual è l'idea?
Secondo il DDPS, non è previsto che i Paesi fondano le loro difese aeree. Secondo il Ministero della Difesa, l'idea è di coordinarle meglio.
Inoltre, l'approvvigionamento e la manutenzione devono essere coordinati in tutta Europa, risparmiando così denaro. Le sinergie dovrebbero essere sfruttate anche per quanto riguarda l'addestramento.
Dove sono i punti critici?
La cooperazione nella difesa aerea potrebbe essere piuttosto delicata in termini di politica di neutralità, scrive «SRF». Questo perché comporta anche uno scambio d'informazioni e una cooperazione nel funzionamento dei sistemi di difesa.
Lo scorso inverno, il capo delle Forze aeree svizzere ha sottolineato le questioni aperte relative al diritto della neutralità nel caso di un'eventuale cooperazione.
Il DDPS, invece, afferma che, in caso di cooperazione, la Svizzera esprimerà le proprie riserve in merito al diritto della neutralità in una dichiarazione aggiuntiva.
Quali sono i prossimi passi?
Venerdì e sabato Germania, Austria e Svizzera si riuniranno per il cosiddetto incontro DACH, dove le questioni di politica di sicurezza saranno al centro dell'attenzione.
All'incontro parteciperanno la padrona di casa, la Ministra della Difesa Viola Amherd, la Ministra federale della Difesa austriaca, Klaudia Tanner, e il Ministro federale della Difesa tedesco, Boris Pistorius.
Oltre alla situazione della sicurezza in Europa, saranno all'ordine del giorno gli effetti della guerra in Ucraina, la cooperazione trilaterale e la costruzione della pace militare.
La cooperazione sugli «Sky Shield» diventerà realtà con la firma del Memorandum d'intesa.