Parlamento Covid-19: radio digitali vanno maggiormente sostenute, commissione

cp, ats

10.11.2020 - 16:25

Le radio che trasmettono in digitale DAB+ stanno soffrendo parecchio le conseguenze della pandemia.
Le radio che trasmettono in digitale DAB+ stanno soffrendo parecchio le conseguenze della pandemia.
sda

Senza un maggior aiuto della Confederazione, si corre il pericolo che le radio che trasmettono secondo lo standard DAB+ debbano chiudere i battenti a causa della crisi del coronavirus.

Per questo, stando a una mozione inoltrata dalla Commissione delle telecomunicazioni del Nazionale (CTT-N), i contributi ai costi di diffusione per emittenti titolari di una concessione andrebbero fissati per il 2021 ad almeno il 50%, anziché al previsto 30%.

Stando alla CTT-N, precisa un comunicato odierno dei servizi parlamentari, di tale sostegno dovrebbero beneficiare le emittenti radiofoniche titolari di una concessione e soggette all'obbligo di notificazione che sono state gravemente colpite dalla crisi da COVID-19, ma che finora non hanno ricevuto alcun sostegno dallo Stato.

Nelle intenzioni della commissione tale misura, finanziata attraverso il canone radiotelevisivo, dovrebbe favorire la promozione della digitalizzazione nel intero settore radiofonico e il mantenimento della varietà dell'offerta.

Stando alla mozione della CTT-N, le radio DAB sono colpite assai dalle ripercussioni economiche della pandemia a causa dell'emorragia della entrate generate dalla pubblicità e dalle manifestazioni. A differenza delle radio OUC (ossia che trasmettono ancora in analogico, n.d.r), le radio DAB non hanno ricevuto aiuti d'urgenza, e ciò nonostante il fatto che oggi vi siano più ascoltatori DAB+ che ascoltatori OUC.

Da qui la richiesta di innalzare dal 30%, come previsto per il 2021, al 50% i sussidi per la promozione della tecnologia DAB+. In caso contrario, molti canali DAB+ sarebbero costretti a cessare la propria attività. Il rischio? 130 stazioni solo DAB scomparirebbero dal panorama radiofonico in pochissimo tempo e «la preziosa varietà dell'offerta andrebbe perduta».

Anche la migrazione digitale delle radio private commerciali e complementari e delle emittenti della SSR è seriamente minacciata. Rimarrebbero soltanto gli apparecchi radiofonici DAB senza programmi DAB.

Se nell'ambito del finanziamento attraverso il canone radiotelevisivo dovesse crearsi un più ampio margine di manovra sul piano finanziario, la promozione della tecnologia dovrebbe essere aumentata fino a un massimo dell'80%, spiega la mozione.

DAB+ (Digital Audio Broadcasting, dove il «+» sta per qualità del suono migliore, più ricezione, più varietà e nuove possibilità) è lo standard radio moderno e il successore digitale della diffusione analogica FM. Al più tardi entro il 2024 le stazioni radiofoniche svizzere cesseranno la trasmissione FM.

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