Epidemia Vaud: variante britannica presente, ampliate le misure di quarantena 

sj, ats

7.1.2021 - 12:13

Confermando le dichiarazioni di Virginie Masserey (in foto), responsabile della sezione Controllo delle infezioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sulla variante britannica, il governo ha dichiarato: «Questo ceppo circola attualmente nel territorio valdese».
Confermando le dichiarazioni di Virginie Masserey (in foto), responsabile della sezione Controllo delle infezioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sulla variante britannica, il governo ha dichiarato: «Questo ceppo circola attualmente nel territorio valdese».
sda

Il Cantone di Vaud ha deciso di intensificare ed estendere le misure di quarantena dopo la scoperta sul suo territorio delle nuove mutazioni del SARS-CoV-2 provenienti dalla Gran Bretagna. Da oggi coloro che hanno avuto contatti prolungati o ravvicinati con tutte le persone risultate positive saranno pure posti in quarantena per 10 giorni.

In concreto la misura riguarda le persone che vivono sotto lo stesso tetto o che sono state a meno di 1,5 metri di distanza per più di 15 minuti senza una protezione adeguata, spiega il Consiglio di Stato vodese in un comunicato odierno. Ciò comporterà di fatto anche a un'intensificazione delle indagini sulle squadre di rintracciamento.

Il Dipartimento vodese della salute e dell'azione sociale (DSAS) non fornisce ulteriori dettagli sul numero di campioni o casi osservati della variante britannica. Quella sudafricana, invece, non è stata finora rilevata nel Cantone, secondo la nota odierna.

I viaggiatori di ritorno dal Sudafrica e dal Regno Unito dovranno sottoporsi sistematicamente a un test PCR. Il DSAS e il medico cantonale dicono di essere «consapevoli che l'estensione del tracciamento aumenterà il numero di persone che saranno interessate dalla quarantena». Tuttavia, ciò è essenziale per contenere il più possibile la circolazione della mutazione, che secondo gli studi britannici è dal 40 al 70% più trasmissibile; anche se, allo stato attuale delle conoscenze, non risulta più pericolosa. La percentuale di persone che sviluppano una forma grave rimane la stessa, fanno notare le autorità sanitarie del Cantone di Vaud.

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