Epidemia Covid: Neuchâtel ritorna allo stato d'urgenza

ATS

4.11.2020 - 15:45

Il parlamento neocastellano oggi ha approvato il ritorno in stato di urgenza per l'epidemia di Covid-19 e una legge che permette allo Stato di requisire tutte le risorse sanitarie necessarie per affrontare la crisi.
Il parlamento neocastellano oggi ha approvato il ritorno in stato di urgenza per l'epidemia di Covid-19 e una legge che permette allo Stato di requisire tutte le risorse sanitarie necessarie per affrontare la crisi.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Il parlamento neocastellano oggi ha approvato il ritorno in stato di urgenza straordinaria per l'epidemia di Covid-19 per questo mese di novembre, nonché una legge che permette allo Stato di requisire tutte le risorse sanitarie necessarie per affrontare la crisi.

Laurent Kurth, consigliere di Stato incaricato della sanità, ha spiegato la «natura esplosiva» dello sviluppo della pandemia nel Cantone. Dal 23 ottobre, Neuchâtel ha registrato più di 2000 casi di Covid. Sono interessati undici case per anziani (EMS) e 120 residenti. La Rete ospedaliera neocastellana (RHNe) conta 86 ricoveri, con 17 pazienti in terapia intensiva, di cui 10 intubati. Altri 7 malati sono ricoverati in una clinica privata.

Possibilità di requisizione delle risorse necessarie

In base alla legge accettata oggi senza opposizioni dal parlamento, se l'afflusso di pazienti lo giustifica, il Cantone per coprire le esigenze della popolazione può ordinare la requisizione delle risorse necessarie presso istituti, operatori, organizzazioni e aziende attive nel settore sanitario.

Il Consiglio di Stato può inoltre imporre ai vari ospedali e case di cura una limitazione o una sospensione delle visite o degli atti medici non urgenti. Il personale sanitario requisito sarà retribuito dagli istituti per cui lavorano. Lo Stato può compensare gli attori del sistema sanitario destinatari di un provvedimento di requisizione per i costi netti aggiuntivi riconosciuti relativi a Covid-19.

«La situazione è critica e la gravità è evidente (...). Bisogna poter prendere decisioni in tempi brevi», ha dichiarato la presidente del Consiglio di Stato Monika Maire-Hefti.

Tornare alla home page