Svizzera«Le discriminazioni di genere devono essere punibili»
fc, ats
18.12.2024 - 19:20
Gli incitamenti all'odio e alla violenza a motivo del sesso devono essere punibili e figurare nel Codice penale come reato a sé stante. È quanto prevedono sei iniziative parlamentari analoghe del Nazionale approvate oggi anche dagli Stati con 21 voti contro 18.
Keystone-SDA, fc, ats
18.12.2024, 19:20
18.12.2024, 19:29
SDA
I testi sono stati presentati dalla consigliere nazionali Marti Min Li (PS/ZH), Jacqueline de Quattro (PLR/VD), Sibel Arslan (Verdi/BS), Kathrin Bertschy (PVL/BE) e dalle ex consigliere nazionali Marianne Binder-Keller (Centro/AG) e Liliane Studer (PEV/AG).
A motivare le promotrici è la diffusione della violenza contro le donne e il fatto che durante il dibattito sull'estensione dell'articolo 261bis del Codice penale all'orientamento sessuale, il Parlamento ha rinunciato a includere la discriminazione e l'incitamento all'odio basati sul sesso di una persona.
L'odio e la violenza contro le donne sono purtroppo molto diffusi, ha sostenuto oggi la «senatrice» Mathilde Crevoisier Crelier (PS/JU). Gli atti di odio contro le donne sono in aumento, è il momento di inviare un segnale chiaro contro queste violenze, ha aggiunto.
Aggiungere una nuova fattispecie nell'articolo sulla discriminazione razziale non è una soluzione, ha replicato Beat Rieder (Centro/VS), secondo cui la legislazione attuale è sufficiente. Bisogna però applicarla meglio, ha sottolineato. La proposta rischia inoltre di sovraccaricare il sistema giudiziario.
«Non è un'ammissione di impotenza o di incuria rinunciare a punire atti per il solo motivo che la giustizia non riesce a esaminarli?», ha risposto Crevoisier Crelier. «La violenza inizia con le parole», ha aggiunto Maya Graf (Verdi/BL). La basilese ha citato uno striscione esposto allo stadio da tifosi dello Sciaffusa che recava «Winti Frauen figge und verhaue» (scopare e picchiare le donne di Winterthur, ndr.). «Non voglio mai più vedere cose simili», ha detto, ricordando che gli autori sono stati prosciolti dalla giustizia.
L'incarto è ora trasmesso alla competente commissione del Consiglio nazionale, che dovrà elaborare un disegno di legge.