Svizzera Il Parlamento vuole agevolare l'accesso al mercato del lavoro per le persone con statuto S

mh, ats

13.3.2024 - 10:39

Occorre facilitare l'accesso al mercato del lavoro per i titolari di statuto S
Occorre facilitare l'accesso al mercato del lavoro per i titolari di statuto S
Keystone

Occorre agevolare l'accesso al mercato del lavoro per le persone con statuto di protezione S.

Keystone-SDA, mh, ats

Dopo il Consiglio nazionale, oggi anche gli gli Stati hanno approvato, con 29 voti a 15, una mozione che prevede di convertire il loro attuale obbligo di autorizzazione per firmare un contratto in un obbligo di notifica.

Tiana Angelina Moser (PVL/ZH) ha spiegato, a nome della commissione preparatoria, che questa modifica porterà una maggiore flessibilità, in quanto le persone con status di protezione S potrebbero essere assunte immediatamente, se necessario. Apporta inoltre una riduzione della burocrazia, visto che ai datori di lavoro basterà compilare un un modulo online.

Anche il Consiglio federale era favorevole. Il ministro di giustizia Beat Jans ha affermato che il governo intende aumentare la quota di lavoratori fra gli ucraini con lo status S, portandola dall'attuale venti al quaranta per cento entro la fine del 2024. La modifica proposta è a suo avviso un elemento importante per raggiungere questo obiettivo.

Ad opporsi una minoranza di esponenti UDC, PLR e Centro

Ad opporsi è stata solo una minoranza di esponenti UDC, del PLR e del Centro, che riteneva l'attuale procedura già sufficientemente rapida e semplice.

Con l'obbligo di notifica, il monitoraggio delle condizioni salariali e lavorative verrà effettuato solo a posteriori e su base casuale, mentre oggi viene effettuato in anticipo e in modo sistematico, ha fatto notare Esther Friedli (UDC/SG), parlando di erosione della protezione dei lavoratori.

Lo status S viene concesso ai rifugiati ucraini e ai loro parenti stretti. Secondo il Consiglio federale, all'inizio di dicembre vivevano in Svizzera circa 66'000 persone che ne beneficiavano. Lo scorso novembre, il governo ha deciso di non revocare lo status S prima del 4 marzo 2025.