Sessione WEF, prosegue l'impiego dell'esercito

fc, ats

10.6.2021 - 10:32

WEF: i Grigioni continueranno ad avere l'appoggio della Confederazione
WEF: i Grigioni continueranno ad avere l'appoggio della Confederazione
Keystone

Il Canton Grigioni continuerà ad avere l'appoggio della Confederazione per le misure di sicurezza relative al Forum economico mondiale (WEF). Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati approvando i relativi decreti federali con 32 voti contro 12 e una astensione.

L'impiego massimo di militari sarà di 5000 unità e la partecipazione alle spese potrà avere un importo massimo di 2,55 milioni di franchi all'anno, cifra in calo rispetto alle ultime edizioni. Il sostegno vale per le edizioni 2022, 2023 e 2024.

Il WEF è un evento unico al mondo, con una concentrazione in un piccolo perimetro di un numero considerevole di capi di Stato, ministri e alti rappresentanti di organizzazioni internazionali. L'impatto va oltre i Grigioni e coinvolge l'intera Svizzera: in base al diritto internazionale tocca alla Confederazione proteggere i capi di Stato che si recano a Davos, ha ricordato Charles Juillard (Centro /JU) a nome della commissione.

È insomma legittimo ricorrere all'esercito per proteggere le persone e gli edifici, senza contare i compiti legati alla protezione dello spazio aereo. L'effettivo della polizia grigione, coadiuvato dai corpi di altri Cantoni, non basta, ha sostenuto Juillard.

Non bisogna poi dimenticare, ha proseguito il giurassiano, che una piattaforma come quella del WEF permette alle autorità elvetiche di esporre gli orientamenti e gli interessi svizzeri ai partner economici e politici mondiali. L'organizzazione dell'evento rafforza inoltre il ruolo di Paese ospite di conferenze e sedi di organizzazioni internazionali, ha spiegato Juillard citando l'incontro tra Vladimir Putin e Joe Biden previsto a Ginevra il 16 giugno.

È dal 2000 che la Confederazione sostiene l'incontro. La Fondazione WEF ha ora deciso di diventare la principale finanziatrice dell'evento e per questo Berna ha potuto ridurre il finanziamento da 3,675 milioni a 2,55 milioni di franchi all'anno. Per coprire i costi delle tre edizioni gli Stati hanno così adottato un credito d'impegno di 7,65 milioni.

Il dossier passa ora al Consiglio nazionale.

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