Svizzera-Ue Dazi acciaio: Svizzera contro misure Ue

ATS

1.2.2019 - 16:58

Le misure Ue sulle importazioni di acciaio non piacciono a Berna.
Le misure Ue sulle importazioni di acciaio non piacciono a Berna.
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Le misure di salvaguardia definitive dell'Unione europea sulle importazioni di acciaio, in reazione ai dazi Usa, si ritorcono anche contro la Svizzera.

Alle industrie elvetiche verranno imposti contingenti tariffari specifici per alcuni gruppi di prodotti siderurgici, ma la Confederazione non ci sta e chiede di essere esonerata. L'Unione europea ha annunciato ieri l'introduzione delle misure di salvaguardia definitive sulle importazioni di determinati prodotti siderurgici in provenienza da Paesi terzi, fra cui anche la Svizzera. Da domani al 30 giugno 2021 verranno imposti dazi supplementari obbligatori pari al 25% sulle importazioni che superano i contingenti.

"Il commercio tra Svizzera e Unione europea non dovrebbe essere limitato", ha ribadito oggi a Berna in un incontro con i media Stefan Flückiger, delegato del Consiglio federale agli accordi commerciali e capo dei Servizi specializzati d'economia esterna in seno alla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). La Confederazione chiede di essere esclusa da queste misure, poiché "pregiudicano la libertà dei flussi di merci tra le due parti, danneggiando così l'industria siderurgica elvetica", ha aggiunto Flückiger.

Le misure di salvaguardia definitive si applicheranno a 26 delle 28 categorie di prodotti e vi saranno contingenti tariffari specifici in base al Paese. Otto di queste - tra cui il gruppo di prodotti 1, per il quale è previsto un contingente globale - colpiscono la Svizzera, in particolare per barre di rinforzo (gruppo di prodotto 13), vergelle di acciai non legati e di altri acciai legati (16) e profilati cavi (21) che hanno superato la soglia massima dei contingenti.

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