«Non è una protesta» Dopo la condanna di un collega, dipendenti Skyguide in malattia

ATS

5.7.2019 - 14:02

Dopo la condanna confermata ieri a un controllore del traffico aereo, una buona decina di dipendenti Skyguide si è messa oggi in malattia
Dopo la condanna confermata ieri a un controllore del traffico aereo, una buona decina di dipendenti Skyguide si è messa oggi in malattia
Source: KEYSTONE/ENNIO LEANZA

Dopo la condanna confermata giovedì a un controllore del traffico aereo, una buona decina di dipendenti Skyguide venerdì si è messa in malattia. La sentenza pesa molto sul personale del settore.

«Se un controllore non si sente in forma, non lavora», ha detto il portavoce di Skyguide Vladi Barrosa commentando una notizia del «Tages-Anzeiger». Questo perché si tratta di un impiego in cui bisogna sempre poter mantenere la concentrazione.

Le malattie annunciate sicuramente non sono un'azione di protesta contro la sentenza, ha dichiarato ancora Barrosa all'agenzia Keystone-ATS. La sentenza di giovedì, una prima svizzera e per di più per un episodio senza conseguenze, ha creato agitazione e incertezza.

Spazio aereo ridotto

La situazione ha portato a una carenza di personale. La società responsabile del traffico aereo ha quindi ridotto la capacità massima dello spazio aereo elvetico. In aria la capacità è stata ridotta del 25%, mentre quella di decolli e atterraggi per gli aeroporti di Zurigo e Ginevra del 10%.

Sui voli questo si ripercuote solo «minimamente», ha sottolineato Barrosa. La limitazione in aria riguarda le tratte che attraversano la Svizzera, mentre agli aeroporti ci dovrebbero essere ritardi al massimo di qualche minuto.

La sentenza

Giovedì il Tribunale federale ha confermato la condanna inflitta a un controllore di Skyguide per aver causato un pericoloso avvicinamento tra due aerei, uno della compagnia irlandese Ryanair e l'altro della portoghese TAP.

La mancata collisione, dovuta a una comunicazione poco chiara del controllore e a un conseguente malinteso, si è verificata nei cieli svizzeri il 12 aprile 2013. Non ci sono stati danni, né materiali, né per i passeggeri. Il controllore è stato condannato a una pena pecuniaria di 18 mila franchi, sospesa per due anni, e al pagamento dei costi di giustizia, pari a 2'900 franchi.

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