La seduta settimanale del Consiglio federale è seguita da una conferenza stampa nel corso della quale saranno annunciate delle nuove decisioni del Governo nella lotta contro la pandemia di COVID-19.
Un ritorno alla normalità non è per domani: il Consiglio federale ha confermato oggi che la riapertura, prevista per il 22 marzo, delle terrazze dei ristoranti e il riavvio delle manifestazioni con pubblico potrà avvenire unicamente se la situazione epidemiologica migliorerà.
Attualmente però tre dei quattro criteri necessari non sono rispettati e le prospettive non sono rosee: si teme infatti una terza ondata.
"Siamo probabilmente sulla soglia di una terza ondata»
Da alcuni giorni i contagi hanno ripreso a crescere, analogamente a quanto si registra in diversi Paesi limitrofi. La situazione epidemiologica resta «molto fragile» e a tutt'oggi non è chiaro come evolverà.
In una nota il Consiglio federale non usa mezzi termini: «La Svizzera si trova probabilmente sulla soglia di una terza ondata epidemica».
L'incertezza della situazione epidemiologica non permette insomma di sbilanciarsi su un'eventuale seconda fase di riapertura, che sarebbe prevista dal 22 marzo.
Proposte messe in consultazione con i Cantoni
I prossimi giorni serviranno a fare chiarezza sull'andamento della pandemia. Come noto, per prendere la sua decisione, il governo si baserà su una serie di indicatori: attualmente, tre su quattro superano i valori limite stabiliti.
Cionondimeno, il Consiglio federale ha invito in consultazione ai Cantoni le sue proposte per la seconda fase di riapertura, sulle quali si esprimerà definitivamente il 19 di marzo.
Queste contemplano il riavvio delle manifestazioni con pubblico, gli incontri in casa con al massimo dieci persone nonché attività culturali e sportive in gruppo, mentre i ristoranti potrebbero aprire agli avventori le rispettive terrazze.
I numeri della pandemia
In Svizzera, intanto nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1'333 nuovi casi di Covid-19, secondo le cifre pubblicate dall'Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP). 11 nuovi decessi sono stati segnalati. 69 persone sono state ricoverate in ospedale.
I contagi sono in leggero aumento rispetto a venerdì scorso, quando se ne erano contati 1'222. Pressoché stabili le vittime e i ricoveri: una settimana fa se ne erano registrati rispettivamente 12 e 61.
I nuovi contagi in Ticino sono 73. Non si segnala nessun decesso. Con 8 nuovi ricoveri a fronte di 5 dimissioni, crescono tuttavia i pazienti in ospedale, da 62 a 65, e da 6 a 7 quelli intubati in terapia intensiva.
Nei Grigioni sono 27 i nuovi casi. Nessun decesso. I pazienti ricoverati in ospedale sono invece 11 (uno in più rispetto a giovedì), di cui 4 in cure intense e 3 sottoposti a respirazione artificiale.
In 7 giorni 153'635 nuove vaccinazioni
Le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Svizzera nella settimana dal 4 al 10 marzo sono state 153'635. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi sul sito dell'UFSP.
In media, nella Confederazione vengono effettuate 21'948 vaccinazioni al giorno. Rispetto alla settimana precedente, il ritmo delle inoculazioni è aumentato del 15%. In totale, stando ai dati fino a due giorni fa, sono state già somministrate 1'038'540 dosi di vaccino.