Covid Omicron si diffonde rapidamente, 20-29 anni la fascia più toccata

sam

28.12.2021

Secondo gli esperti della Confederazione la variante Omicron è ormai responsabile di più della metà dei casi in Svizzera e la pressione sugli ospedali è destinata a crescere. I nuovi casi raddoppiano nel giro di 3-5 giorni.

sam

28.12.2021

Lo ha dichiarato oggi Patrick Mathys, dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), durante il consueto appuntamento settimanale coi media.

«Omicron è arrivata in Svizzera e si sta diffondendo molto rapidamente», ha dichiarato il capo della sezione Gestione delle crisi e collaborazione internazionale dell'UFSP. I nuovi casi raddoppiano nel giro di 3-5 giorni.

L'occupazione dei reparti di terapia intensiva è in aumento. Attualmente ci sono 336 pazienti Covid nelle cure intense, ciò che corrisponde a quasi il 40% dei posti disponibili. La pressione sugli ospedali cresce e il responsabile dell'UFSP prevede che nelle prossime settimane non sarà possibile una presa a carico ottimale.

In ogni caso non si prevede un allentamento della situazione, ha detto Mathys. La vaccinazione rimane la misura migliore per arginare la pandemia.

Le nuove infezioni giornaliere rimangono ad un livello alto. L'incidenza, con 1450 casi ogni 10'000 abitanti è la più alta in Europa. Il responsabile dell'UFSP ha citato in proposito anche il caso del Ticino, con l'incidenza più bassa fra i cantoni che è però aumentata del 95% nell'ultima settimana.

Responsabile task force: previsti 20'000 casi al giorno

Tanja Stadler, presidente della task force scientifica Covid-19 della Confederazione, ha detto di aspettarsi fino a 20'000 infezioni da coronavirus al giorno dalla prossima settimana.

Nella maggior parte degli scenari di previsione, il valore di riproduzione di Omikron è intorno a 2, ciò che rappresenta una crescita esponenziale «mai vista finora». Il valore R della variante Delta è invece al di sotto di 1, ciò che indica un calo delle infezioni.

Stadler ha avvertito di non prendere alla leggera l'ipotesi che la variante Omicron porti a decorsi meno gravi della malattia. Il fattore decisivo nella lotta contro la pandemia rimane la rapidità con cui grandi parti della popolazione possono essere vaccinate – in particolare con il booster. La vaccinazione protegge dall'infezione, ma non completamente.

I vaccini, i test, l'uso di mascherine, la ventilazione delle aree interne e la limitazione dei contatti rimangono quindi strumenti importanti, ha sottolineato la presidente della task force Covid-19.

Alla domanda di un giornalista, Tanja Stadler ha precisato che al momento non è chiaro per quanto tempo la dose di richiamo del vaccino può proteggere dalla variante Omicron. In base ai pochi dati finora disponibili, provenienti principalmente da Israele, Stadler stima che la protezione dalla nuova variante dovrebbe rimanere altra per dieci o dodici settimane.

Hauri: limiti raggiunti in alcuni ospedali

In alcuni ospedali si stanno raggiungendo i limiti di capacità, ma per il momento il coordinamento e il trasferimento dei pazienti fra ospedali funziona bene, ha detto Rudolf Hauri, presidente dell'Associazione dei medici cantonali (AMCS).

«Nel complesso, il carico di lavoro negli ospedali è gestibile», ha detto il medico cantonale di Zugo. In alcuni cantoni il tracciamento dei contatti ha tuttavia raggiunto il limite e non è possibile risalire a tutti i contatti stretti.

Hauri ha inoltre ricordato i focolai che hanno interessato in particolare le squadre di hockey su ghiaccio, che sono probabilmente causate dalla variante Omicron. Per fortuna non si registrano per il momento casi gravi fra i giovani atleti.

Il medico cantonale ha quindi ribadito l'invito a rispettare rigorosamente le misure igieniche e le restrizioni. Viene in particolare raccomandato di indossare correttamente la mascherina nei trasporti pubblici. Quando si viaggia in veicoli più piccoli con persone di famiglie diverse, è inoltre consigliato di indossare una maschera FFP2.

La situazione in Svizzera

Nel corso delle ultime 24 ore sono stati trasmessi i risultati di 51'051 test, indica l'UFSP. Il tasso di positività è del 26,2%, contro il 16,1% della scorsa settimana. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 1,10. La variante Omicron rappresenta il 57,8% dei casi esaminati in dettaglio, che rappresentano comunque una piccola quota del totale.

Il 67,08% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 76,34%. Inoltre, il 62,08% delle persone oltre i 65 anni e il 22,49% della popolazione hanno ricevuto il cosiddetto booster.

Negli ultimi quattordici giorni, il numero totale di infezioni è 126'368, ovvero 1450,95 ogni 100'000 abitanti. Dall'inizio della pandemia, 1'276'781 casi di Covid-19 sono stati confermati in laboratorio su 14'531'168 di test effettuati in Svizzera e nel Liechtenstein. In totale si contano 11'817 decessi e il numero di persone ospedalizzate si attesta a 39'099.

Al sud delle Alpi

Registrato un nuovo record giornaliero per quanto riguarda la pandemia di Covid in Ticino: nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 1004 nuovi casi. Negli ospedali si contano 110 pazienti ricoverati per il virus, ossia 3 in più rispetto a lunedì; 14 sono sottoposti a cure intensive (+2). Non vi sono stati nuovi decessi.

Nei Grigioni  sono 40 (-1) le persone ricoverate negli ospedali a causa del Covid-19. 29 pazienti sono curati in reparto, mentre 11 sono in terapia intensiva (+1), 10 sottoposti a ventilazione (+1). Le nuove infezioni sono invece 253. Nessun nuovo decesso. Le autorità sanitarie retiche, a fronte della diffusione della variante Omicron altamente contagiosa, si appellano alla popolazione affinché limitino al minimo i contatti personali e si mantengano le buone abitudini sanitarie.