F-35 F-35: stampa scatenata, tra un «errore strategico» e un'«offerta molto opaca»

ats

1.7.2021 - 08:30

F-35: la stampa romanda non risparmia critiche (foto illustrativa)
F-35: la stampa romanda non risparmia critiche (foto illustrativa)
Keystone

«Errore strategico», «vuoto d'aria», «segnale disastroso»: la stampa romanda non è tenera nei confronti di Viola Amherd all'indomani della decisione del Consiglio federale di acquistare 36 F-35. La stampa svizzero-tedesca appare invece più convinta.

1.7.2021 - 08:30

«Gli alti graduati hanno vinto. Sono riusciti a convincere il loro capo, Viola Amherd, a scegliere come nuovo aereo da combattimento l'F-35 americano, la Ferrari dell'aria», che sostituirà i 26 F-5 Tiger e i 30 F/A-18, riporta Le Temps.

Ma «l'acquisto di un nuovo aereo da combattimento deve tener conto di tutti gli aspetti, compresa la questione geostrategica [...] A queste condizioni, sono chiaramente gli apparecchi europei – il francese Rafale o quelli del consorzio europeo Eurofighter – che avrebbero dovuto imporsi».

«Un nuovo affronto all'Ue»

Oltre a uno strategico, Le Temps vede anche un errore in politica interna. «In Parlamento la battaglia non è ancora vinta», afferma. Inoltre, la sinistra e il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) hanno promesso di lanciare una iniziativa popolare contro l'acquisto di un aereo americano, ricordano La Tribune de Genève e 24 Heures. «Questa chiamata alle urne può ritardare o addirittura far naufragare l'acquisto di nuovi jet».

Optando per l'aereo americano a scapito del Rafale e dell'Eurofighter, aggiungono i giornali lemanici, «la Svizzera sta infliggendo un nuovo affronto ai Paesi dell'Unione Europea dopo aver cestinato il progetto di accordo istituzionale». È un «vuoto d'aria», che porta «grosse nubi nere» sull'F-35.

«Offerta molto opaca»

Per il quotidiano friburghese La Liberté si tratta di un «segnale disastroso» nei confronti dell'Europa. «Non tanto per ricucire lo strappo creatosi dopo la fine dell'accordo quadro con l'Ue, ma per progettare e investire in un futuro comune. È con i nostri vicini che diamo forma alla strategia di sicurezza, è con loro che costruiamo il nostro futuro».

Il giornale critica anche la presunta «offerta imperdibile» giudicandola «molto opaca». «Nel valutare i candidati e i costi di manutenzione su 30 anni, Armasuisse e il Dipartimento della difesa hanno ignorano anni di critiche ufficiali e dati pubblici statunitensi» scrive La Liberté ricordando le 871 carenze rilevate da un rapporto del Pentagono.

Maggiore convinzione oltre Sarine

Per la stampa di oltre Sarine, le spiegazioni fornite dalla responsabile del Dipartimento della difesa sono convincenti a livello militare. Ma restano interrogativi a livello politico e finanziario.

«La Svizzera doveva prendere il jet più adatto», afferma il Blick. Gli esperti hanno individuato, dopo anni di test, quale tipo di apparecchio soddisfa meglio le esigenze della Svizzera. «Il Consiglio federale ha fatto esattamente quello che doveva fare. Ha acquistato l'aereo che ha vinto la valutazione».

L'F-35 è un vero aereo polivalente, commenta la Südostschweiz. Il governo mantiene così le promesse fatte prima della votazione popolare del 27 settembre 2020 quando i cittadini hanno approvato – di misura – l'acquisto di nuovi aerei da guerra con un volume finanziario massimo di 6 miliardi di franchi.

«Vantaggio troppo grande»

«Da un punto di vista giuridico, il Consiglio federale aveva poco margine di manovra nella sua decisione concernente gli aerei da combattimento», sottolinea la Neue Zürcher Zeitung. «Doveva assegnare l'appalto all'offerta economicamente più vantaggiosa».

Il vantaggio che l'F-35 aveva sugli altri aerei era semplicemente troppo grande per tener conto anche degli aspetti politici, aggiunge il quotidiano zurighese. Ma, con questa scelta, i rapporti tra la Confederazione e l'UE non si sono distesi, osserva la NZZ.

Anche i giornali di lingua tedesca del gruppo Tamedia si chiedono come farà ora il Consiglio federale a garantire che questa decisione non deteriori ulteriormente i rapporti con Bruxelles. I quotidiani fanno poi notare che, se è giusto soppesare il rapporto tra costi e benefici, rimangono comunque molti interrogativi senza risposta. «L'F-35 è in definitiva una variante costosa [...] Diversi Paesi sono rimasti sorpresi dal superamento dei costi dopo l'acquisto».

Molto da fare per convincere il popolo

C'è infatti il sospetto che gli statunitensi abbiano ottenuto l'appalto con promesse che non potranno mantenere, afferma un editoriale pubblicato dalla stampa del gruppo CH Media. «Ma probabilmente sarebbe successa la stessa cosa se si fosse scelto un caccia europeo».

La stampa svizzero tedesca è unanime su un punto: Amherd e il Consiglio federale avranno molto da fare per convincere gli svizzeri, divisioni esistono anche tra coloro che vogliono comperare nuovi aerei da combattimento. «Se l'F-35 dovesse schiantarsi davanti al popolo o al Parlamento, come avvenuto con il Gripen, sarebbe fatale», concludono i giornali di CH Media.

ats