Imposte sugli utili Fisco imprese: armonizzare aliquota

ATS

10.5.2019 - 16:18

Secondo Silvia Steidle, nuova presidente della conferenza dei direttori delle finanze delle città svizzere, alcuni cantoni hanno aliquote fiscali troppo basse per le imprese.
Secondo Silvia Steidle, nuova presidente della conferenza dei direttori delle finanze delle città svizzere, alcuni cantoni hanno aliquote fiscali troppo basse per le imprese.
Source: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER

I cantoni devono limitare la concorrenza fiscale: alcuni hanno aliquote troppo basse per le imprese. Lo sostiene Silvia Steidle, nuova presidente della conferenza dei direttori delle finanze delle città svizzere.

La RFFA, la riforma fiscale in votazione il 19 maggio, «deve servire ad armonizzare tra i cantoni le aliquote sugli utili aziendali», afferma l'esponente PLR, che è responsabile delle finanze nella città di Bienne (BE), in un'intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger. Basta quindi «strapparsi le imprese a vicenda».

«Anche quale donna politica liberale ritengo preoccupante questa corsa a coefficienti sempre più bassi», aggiunge Steidle. «Occorre stabilire una fascia all'interno della quale devono muoversi i cantoni». La 47enne non vuole avanzare cifre al riguardo: a suo avviso si tratta comunque di un processo di armonizzazione che va avviato.

L'adattamento dovrà avvenire verso l'alto, perché vi sono cantoni che hanno coefficienti di imposta troppo bassi. «L'esperienza a Lucerna e a Neuchâtel mostra che le città sono confrontate con gravi difficoltà, quando le aliquote sono troppo basse».

Secondo Steidle gli sgravi fiscali «non sono né sani né necessari». «Non capisco perché in alcuni cantoni è partita questa frenesia: la Svizzera è un luogo attraente per l'insediamento delle aziende e lo rimane anche se le imposte sugli utili non vengono dimezzate». La fiscalità è solo uno degli elementi considerati dalla società: almeno altrettanto importanti sono la sicurezza, l'infrastruttura e maestranze qualificate.

Steidle figurava fra gli oppositori della Riforma II dell'imposizione delle imprese, respinta dal popolo, ma sostiene invece la RFFA, che a suo avviso presenta importanti vantaggi rispetto alla proposta precedente: induce a una certa armonizzazione fiscale della tassazione e garantisce maggiori introiti a comuni.

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