SvizzeraFondi AVS, Leuthold: «Prima la sicurezza delle rendite, dopo l'ecologia»
hm, ats
19.7.2023 - 14:01
Nessuna concessione a richieste di natura ecologica, se vanno a scapito della sicurezza delle rendite.
hm, ats
19.07.2023, 14:01
19.07.2023, 14:12
SDA
Lo afferma Manuel Leuthold, presidente del Consiglio di amministrazione di Compenswiss, l'ente autonomo di diritto pubblico che amministra i fondi di compensazione dei tre pilastri assicurativi AVS (vecchiaia), AI (invalidità) e IPG (perdita di guadagno).
I patrimoni amministrati si sono contratti l'anno scorso del 13% a 37 miliardi di franchi, un risultato «molto deludente», ammette Leuthold in un'intervista pubblicata oggi dal portale Finews.ch. «Soprattutto perché non ha funzionato la diversificazione tra le diverse classi di attivi. Il fatto che le obbligazioni abbiano perso circa il 15% a causa della svolta dei tassi d'interesse è stato molto insolito. Ma era chiaro che, dopo lunghi anni di calo dei tassi di interesse e di aumento dei prezzi delle obbligazioni, prima o poi si sarebbe dovuto pagare il conto».
«Abbiamo monitorato la liquidità con molta attenzione e non abbiamo dovuto vendere alcun titolo in un momento di crisi», puntualizza l'esperto. «La cosa più importante è che noi, in quanto grandi investitori, abbiamo potuto evitare di vendere nel momento peggiore».
La situazione è ora migliorata. «A fine maggio, il nostro portafoglio ha generato un rendimento di circa il 3%, come in un anno di investimento normale. Questo dato è anche in linea con il nostro scenario principale, che prevede il proseguimento di una crescita lenta», aggiunge Leuthold. «Negli ultimi anni abbiamo aumentato la nostra quota di immobili a scapito delle obbligazioni, ma con la nostra strategia attuale siamo ben posizionati.»
«A differenza di una cassa pensione siamo un fondo di riserva», ricorda il dirigente in carica dal gennaio 2016 e nominato dal Consiglio federale. «Dal punto di vista patrimoniale siamo liberi, in quanto non dobbiamo rispettare alcuna normativa sugli investimenti, come invece è il caso per la previdenza professionale.» Una restrizione importante rispetto ad altri fondi istituzionali è tuttavia l'orizzonte d'investimento: «per garantire il pagamento delle pensioni in ogni circostanza, dobbiamo prestare molta attenzione a non detenere troppi investimenti illiquidi».
Il manager si esprime anche sui rilievi di chi rimprovera a Compenswiss di dare molto più peso agli aspetti sociali che a quelli ecologici quando si tratta di investimenti sostenibili. «Capisco le critiche. Tuttavia, la prospettiva è quella di ricordare gli obiettivi legali di Compenswiss, ossia liquidità, sicurezza e rendimento. Innanzitutto, dobbiamo garantire che le pensioni vengano pagate in ogni momento con i fondi esistenti. Inoltre, dobbiamo investire in modo sicuro le eccedenze nel fondo di compensazione, generando così un rendimento in linea con il mercato».
«Per contro non abbiamo requisiti legali per la protezione del clima o altre preoccupazioni socio-politiche», sottolinea l'intervistato. «Pertanto, non facciamo alcuna concessione in merito alle esigenze ecologiche se queste vanno a scapito della sicurezza previdenziale. Per inciso, i rischi climatici sono inclusi nella valutazione del nostro portafoglio come gli altri rischi, e investiamo anche in modo conforme agli standard ESG» (environmental, social and governance, cioè principi ambientali, sociali e di buon governo d'impresa).
«Il semplice fatto è che i prodotti d'investimento 'verdi' non sempre producono rendimenti migliori rispetto agli investimenti convenzionali», afferma Leuthold. «Se Compenswiss avesse eliminato tutte le sue posizioni nel petrolio, l'anno scorso avrebbe perso un reddito di 200 milioni di franchi. L'esclusione di questi investimenti non è accettabile per le persone che dipendono da una pensione AVS», conclude.