Elezioni federali Friburgo: dieci candidati al Consiglio degli Stati

Le elezioni al Consiglio degli Stati si preannunciano parecchio combattute nel canton Friburgo. In lizza per i due seggi alla Camera dei cantoni ci saranno ben dieci candidati. Alle nove candidature note finora, oggi se n'è aggiunta un'altra.

Oltre ai due «senatori» uscenti Christian Levrat (PS) e Beat Vonlanthen (PPD), che partono favoriti alla loro successione, alla scadenza per l'inoltro delle liste alla Cancelleria cantonale, oggi alle 12.00, sono state depositate altre otto candidature.

A contendere le due poltrone a Levrat e Vonlanthen, vi sarà una sola donna: la municipale di Bulle e deputata liberale-radicale al Gran Consiglio Johanna Gapany. Altro candidato di spicco: il consigliere nazionale uscente Pierre-André Page (UDC), che si ricandida pure per la Camera del popolo. Per i partiti minori, si presenteranno pure il granconsigliere verde-liberale Ralph Alexander Schmid, l'imprenditore Gerhard Andrey (Verdi), il doganiere Anthony Jaria (PBD) e il musicista Claudio Rugo (Partito degli artisti).

La lista «Democrazia diretta spiritualità e natura (DDSN)«, che la settimana scorsa sembrava dovesse rinunciare a presentare un candidato (quello annunciatosi non era domiciliato nel canton Friburgo), alla fine ha depositato non una bensì due candidature: Flavio Guido e Ruedi Raemy. Questi ultimi hanno però ben poche chance di essere eletti.

154 candidati per sette posti al Nazionale

Per i sette seggi friburghesi al Consiglio nazionale, i candidati sono complessivamente 154 (+22 rispetto al 2015), tra cui 61 donne. Sei dei sette uscenti (Christine Bulliard-Marbach, PPD; Valérie Piller Carrard e Ursula Schneider Schüttel PS; Jean-François Rime e Pierre-André Page, UDC; Jacques Bourgeois, PLR) si ripresentano per un nuovo mandato.

L'unico uscente a non ricandidarsi per un'ulteriore legislatura è l'ex presidente del Consiglio nazionale Dominique de Buman (PPD). Il 62enne friburghese sta attualmente terminando la sua quarta legislatura di fila alla Camera del popolo e vuole lasciare spazio ai giovani.

Per difendere il suo secondo seggio, il Partito popolare democratico ha congiunto le sue liste con i Verdi liberali, il Partito borghese democratico, il Partito evangelico e ben quattro liste di Giovani PPD.