PandemiaGli esperti consigliano di festeggiare il Natale all’aperto
uri
12.11.2020
Di fronte al continuo aumento del numero di casi di coronavirus, un Natale tradizionale in una cerchia familiare allargata diventa sempre più improbabile. Gli esperti consigliano quindi di puntare su feste da trascorrere all’aria aperta.
Chiusura delle discoteche, divieto di praticare sport di contatto, uso obbligatorio della mascherina all’aperto, assembramenti privati di oltre dieci persone vietati: il Consiglio federale ha rafforzato in maniera drastica le misure di lotta alla pandemia da coronavirus. E nemmeno i cantoni sono stati a guardare. Anzi. Diversi, come il Ticino, hanno deciso di abbassare ulteriormente il numero per gli assembramenti portandolo a un massimo di cinque.
In questo contesto è improbabile che si potrà pensare a grandi feste in famiglia con più persone. Durante un intervento in diretta a «20 minutes», il consigliere federale Alain Berset ha detto di non aspettarsi che questa norma venga revocata prima delle feste. «Non organizzerei feste con più di dieci persone per il momento», ha dichiarato qualche giorno fa.
Tuttavia, anche se le autorità dovessero cambiare le regole prima delle festività, gli esperti non apprezzano affatto l’idea di festeggiamenti tradizionali in una cerchia familiare allargata.
Una cerchia il più ristretta possibile
Per proteggere i membri più anziani della famiglia, soprattutto durante le occasioni come il Natale, il virologo tedesco Christian Drosten ha recentemente lanciato l’idea di una «pre-quarantena». Secondo lui l’ideale sarebbe che tutti i partecipanti si isolassero in modo significativo per circa una settimana prima della festa.
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha anche precisato a «20 minutes» che bisognerebbe, per quanto possibile, evitare i contatti prima della festa. Come ha dichiarato Daniel Dauwalder, portavoce dell’UFSP, conviene «mantenere una cerchia il più ristretta possibile». Questo implica indubbiamente riunioni di meno di dieci persone con «non più di due famiglie contemporaneamente in una situazione ideale».
Nel caso in cui i festeggiamenti si tengano al chiuso, è importante anche fare attenzione al rispetto delle regole di distanziamento sociale e d’igiene e ad aerare regolarmente gli spazi e addirittura indossare le mascherine, ha aggiunto. Secondo quanto riporta «20 minutes» per minimizzare il rischio di contagio, l’UFSP consiglia anche di svolgere attività all’aria aperta, per esempio una fiaccolata o una festa di Natale nel bosco.
Si possono fare belle esperienze anche all’aperto
Quest’idea interessa anche Otto Kölbl, dell’università di Losanna. Secondo lui, che non è un medico ma studia gli sviluppi sociologici ed economici che riguardano la pandemia da coronavirus, sarà difficile rispettare un periodo di autoisolamento prima di Natale. Per i bambini e gli adolescenti sarà quasi impossibile, e anche per gli adulti non sarebbe facile, ha spiegato a «20 minutes». E anche in questi casi, resta il problema delle persone infettate ma asintomatiche che a Natale possono essere in forma e in buona salute pur essendo molto contagiose.
Vista la situazione, Otto Kölbl consiglia di festeggiare il Natale all’aria aperta quest’anno. «Siamo una nazione di sciatori e possiamo difenderci dal freddo», assicura. Per trascorrere le feste di Natale all’aperto si può approfittare dei parchi cittadini, degli spazi picnic nei boschi e altre aree locali di svago.
Con un abbigliamento appropriato, «un falò e una grande pentola di vino caldo», secondo Otto Kölbl il Natale può diventare un’esperienza meravigliosa. Del resto, molti nonni sono in forma e fanno spesso lunghe passeggiate, ha aggiunto. Tuttavia, ammette, anche le famiglie che partecipano a questo tipo di festeggiamenti devono mescolarsi il meno possibile e «spostarsi per esempio con macchine separate».