Politica Governo: il voto elettronico non sarà generalizzato

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27.6.2019

Il voto elettronio per ora non sembra convincere fino in fondo (archivio).
Il voto elettronio per ora non sembra convincere fino in fondo (archivio).
Keystone / archivio

Il Consiglio federale ha deciso di rinunciare per il momento al passaggio del voto elettronico all'esercizio ordinario.

Anche se durante la consultazione sulla revisione della legge federale sui diritti politici la maggioranza dei partecipanti si è dichiarata per principio favorevole all'e-voting, in molti hanno ritenuto prematuro dichiararlo una modalità di voto ordinaria, ha spiegato ai media a Berna il Cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr.

Ad opporsi sono stati in particolare i partiti, tutti contrari al progetto, anche se diversi si sono dichiarati favorevoli di principio al voto elettronico. Differente la situazione fra i Cantoni, dove una larga maggioranza – compresi Ticino e Grigioni – si è schierata per il passaggio dell'e-voting all'esercizio ordinario, mentre sette si sono detti contrari.

La revisione proposta era volta a semplificare la procedura di autorizzazione per i Cantoni e nel contempo a disciplinare i principali requisiti a livello di legge, come la verificabilità della procedura di voto e la determinazione dei risultati. I Cantoni sarebbero stati comunque liberi di decidere se introdurre il voto elettronico o meno.

Problemi negli ultimi mesi

La decisione di rinunciare alla revisione tiene conto anche degli sviluppi degli ultimi mesi. Da un lato, nel novembre 2018 il Canton Ginevra ha annunciato di non avere l'intenzione di sviluppare ulteriormente il proprio sistema di voto elettronico.

Dall'altro, lo scorso febbraio la Posta svizzera ha pubblicato il codice sorgente del suo sistema ed effettuato un test pubblico d'intrusione. In seguito alle gravi falle emerse, alla fine di marzo la Cancelleria federale ha annunciato di voler fare il punto della situazione.

In agosto il governo deciderà inoltre in merito a eventuali domande d'impiego del voto elettronico nelle elezioni del Consiglio nazionale del 20 ottobre, come già era avvenuto nel 2015.

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