BONDO
A quasi due mesi dalla frana del Pizzo Cengalo, in Val Bregaglia (GR), Bondo, il villaggio maggiormente colpito dalla conseguente colata detritica, ha una nuova, sicura via d'accesso. La strada provvisoria, comprende un ponte lungo 46 metri.
Annunciata due settimane fa, la nuova strada, costruita dall'esercito su incarico del Comune di Bregaglia, permette di raggiungere il paese senza attraversare la "zona rossa", ovvero quella considerata ancora a rischio. Essa rappresenta un importante tassello nel mosaico delle opere necessarie per la revoca completa dell'evacuazione di Bondo, Spino e Sottoponte, ha dichiarato all'ats Christian Gartmann, portavoce del Comune.
L'elemento fondamentale del progetto è il ponte, lungo 46 metri, che permette agli abitanti e ai visitatori di raggiungere Bondo passando dalla nuova strada cantonale alla pianura ad ovest del paese.
Finora l'unico accesso al paese attraversava le zone compromesse dalla frana e ancora oggi maggiormente a rischio, per cui gli abitanti potevano tornare nelle case solo temporaneamente ed accompagnate da membri della Protezione civile, osservando rigide misure di sicurezza.
Intanto, i lavori di ripristino procedono a pieno ritmo, in particolare quelli per lo svuotamento del bacino di ritenzione, altra condizione fondamentale per il ritorno di tutti gli abitanti nelle proprie case. Sabato sono previsti i primi rientri per 65 delle circa 150 persone sfollate, ovvero quelle le cui abitazioni si trovano nelle "zone verdi".
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