Svizzera I passaggi a livello più pericolosi della Svizzera

Silvana Guanziroli

15.12.2017

Un numero sempre maggiore di incidenti mortali si registra all’altezza dei passaggi a livello svizzeri. In effetti, è da tempo che questi (4.500 in tutto nel Paese) non vengono messi in sicurezza. Il risultato è che 271 di incroci non rispettano la disciplina indicata dall’Ordinanza sulle ferrovie. E i lavori di ristrutturazione dovrebbero durare ancora parecchi anni.

La realtà è che oggi non dovrebbero più esistere in Svizzera passaggi a livello non sufficientemente sicuri. Parecchi anni fa, infatti, la Confederazione ha deciso di ristrutturarli tutti, o metterli in sicurezza in altro modo. Ciò avrebbe dovuto essere fatto entro la fine del 2014.

Sono passati tre anni da tale scadenza, ma ancora oggi numerosi incroci risultano pericolosi per la popolazione. Sui 4.500 passaggi esistenti in Svizzera, 271 non rispettano infatti la disciplina imposta dall’ordinanza sulle ferrovie. È ciò che emerge dalle statistiche dell’Ufficio federale dei trasporti in possesso di «Bluewin»: documenti aggiornati alla fine di quest’anno. La Confederazione potrà comunicare il numero di passaggi a livello effettivamente ristrutturati soltanto nel mese di aprile del 2018. Secondo le autorità, i passaggi a livello considerati «pericolosi» non dispongono di barriere, di semafori lampeggianti o di altra segnaletica.

Così, in tutta la Svizzera, gli incidenti gravi continuano a moltiplicarsi. Secondo il rapporto sulla sicurezza dell’Ufficio federale dei trasporti, tra il 2014 e il 2016 sono state registrate 28 collisioni. Sette di queste, si sono verificate in corrispondenza di passaggi giudicati non sufficientemente sicuri. Cinque persone hanno perso la vita e nove sono rimaste ferite in modo grave.

«Se alla fine del 2016 il 5% dei passaggi a livello non era ancora stato ristrutturato è per una ragione ben precisa», ha spiegato Gregor Saladin, portavoce dell’Ufficio federale dei trasporti. «Questi ritardi sono dovuti ai ricorsi che sono stati presentati da alcuni abitanti o allo spostamento volontario di linee ferroviarie o di strade». Tuttavia, prima del 2014, alcune imprese ferroviarie hanno aspettato troppo a lungo prima di adottare le misure necessarie.

L’Ufficio federale ha quindi chiesto a ciascuno di assumersi le proprie responsabilità: «È necessario fare, senza attendere oltre, il necessario nei casi in cui la visibilità è insufficiente. Ma, in funzione delle informazioni in proprio possesso, l’OFT può al massimo imporre degli obblighi aggiuntivi», afferma Saladin.

In molti casi mancano i finanziamenti necessari

Così, mentre le CFF hanno già ristrutturato tutti i loro passaggi a livello, 28 imprese ferroviarie private non hanno tenuto il passo. In testa alla lista dei meno solerti troviamo le Appenzeller Bahnen, con 125 passaggi a livello ancora da rimettere a posto, seguita dai Trasporti pubblici di Chablais, nel Canton Vaud e nel Canton Vallese (51 passaggi), quindi dal Wynental und Suhrentalbahn (16 passaggi).

Ciò che è più inquietante, è che molti di questi incroci si trovano in aree rurali. «Le linee fuori città attraversano dei villaggi e delle frazioni isolate», spiega Saladin. «I lavori di ristrutturazione necessitano di risorse finanziarie e umane importanti, mentre quelle a disposizione delle imprese ferroviarie rurali, dei villaggi e dei privati sono piuttosto limitate. Occorre perciò avviare negoziati spesso complicati prima di trovare delle soluzioni».

Ogni progetto di costruzione deve essere poi approvato dalla Confederazione, ed è possibile presentare ricorso contro queste autorizzazioni presso il Tribunale amministrativo federale. È ciò che hanno fatto, ad esempio, alcuni abitanti che non erano d’accordo con la soppressione di un passaggio a livello.

Il completamento dei lavori in ritardo di parecchi anni

Il lancio dei lavori di ristrutturazione delle linee di Basilea e Binningen (Basilea Campagna) è stato ad esempio procrastinato al 2020, poiché queste opere sono associate ad un altro progetto di sviluppo della rete ferroviaria. Ad Aarwangen (Berna), occorrerà aspettare fino al 2021, benché una scuola si trovi giusto nei pressi del passaggio da mettere in sicurezza e benché molti bambini siano costretti ad attraversarlo ogni giorno in bicicletta.

La Confederazione non ha dunque avuto altra scelta se non quella di ritardare sistematicamente le scadenze per le ristrutturazioni, adattando l’Ordinanza sulle ferrovie. «Quando abbiamo constatato che le imprese ferroviarie non sarebbero state in grado di rispettare le date indicate, le disposizioni relative ai lavori sono state chiarite con il nuovo articolo 83f», ha spiegato il portavoce dell’OFT Saladin.

Malgrado i ritardi e le negligenze, le imprese non saranno tuttavia sanzionate: «La legge non prevede alcuna multa. L’OFT continua in ogni caso ad insistere con le aziende attraverso le procedure previste e i controlli sulla documentazione».

Ad ogni modo, è per ora impossibile determinare tra quanto tempo tutti i passaggi a livello svizzeri saranno resi conformi alle regole in vigore in materia di sicurezza. Gregors Saladin ribadisce che «ciò dipende dai fattori esterni menzionati. L’OFT non può fornire alcuna indicazione».

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