Relazioni bilateraliIgnazio Cassis in visita a San Marino
ATS
1.10.2020 - 16:57
Per la prima volta, un consigliere federale ha partecipato oggi in qualità di oratore ufficiale all'insediamento dei Capitani Reggenti di San Marino, un rito che si tramanda immutato dal 1243.
L'occasione per Ignazio Cassis, capo della diplomazia elvetica, per ricordare l'importanza del multilateralismo e firmare un memorandum d'intesa con la «Rocca» al fine di rafforzare la collaborazione reciproca in ambito multilaterale.
La cerimonia, che si svolge ogni sei mesi – il 1° aprile e il 1° ottobre – è un rito antico, che prevede l'orazione di un ospite internazionale ad ogni ricorrenza. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri è il primo consigliere federale a parteciparvi.
Stando al discorso pronunciato dal ministro ticinese, l'equilibrio fra rispetto del passato e apertura sul mondo accomuna Svizzera e San Marino ma «perpetuare queste tradizioni non significa restare ancorati al passato e ignorare le sfide poste dal tempo che scorre”.
Cassis ha parlato dell'importanza di avere punti di riferimento universali e regole chiare, riconosciute da tutti affinché possano essere mantenuti rapporti intensi e stabili con l'Europa e con la comunità internazionale.
La Svizzera intrattiene strette relazioni con San Marino, ritenuta la più antica repubblica al mondo. Durante la visita, il consigliere federale si è intrattenuto con una delegazione del Governo sammarinese e col Segretario di Stato per gli affari esteri, Luca Beccari. All'ordine del giorno alcune questioni bilaterali, oltre all'attualità legata al coronavirus.
I due Paesi hanno espresso la volontà di intensificare la collaborazione e le già buone relazioni. Hanno inoltre sottoscritto un memorandum d'intesa in cui si impegnano a rafforzare la collaborazione in ambito multilaterale per garantire la difesa e il rispetto di valori comuni, come la pace, i diritti umani, la democrazia e il buon governo.
Cassis ha inoltre informato le autorità di San Marino sullo stato delle discussioni fra la Svizzera e l'UE per la conclusione di un accordo istituzionale, sottolinea il DFAE in una nota odierna.