Governo Il turismo degli acquisti rimane vietato

ATS

16.4.2020 - 12:43

Il turismo degli acquisti rimane vietato
Il turismo degli acquisti rimane vietato
Source: KEYSTONE/Pablo Gianinazzi

Il turismo degli acquisti rimane vietato e punibile con una multa. Lo ricorda il Consiglio federale in una nota. In essa si precisa che nella sua seduta odierna l'esecutivo ha precisato l'ordinanza sul coronavirus per evitare dubbi e malintesi.

Da metà marzo la Svizzera ha reintrodotto provvisoriamente i controlli alle frontiere interne ed emanato divieti di entrata. La restrizione del traffico turistico è volta alla salvaguardia della salute della popolazione, spiega il governo.

Dalle attuali informazioni, afferma l'esecutivo, emerge che in generale l'attuazione delle misure alle frontiere esterne e negli aeroporti funziona bene. Nelle ultime settimane l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha tuttavia constatato un intenso traffico transfrontaliero a scopo di acquisti.

Una multa di 100 franchi 

Per precisare la prassi vigente, il governo ha quindi deciso di completare l'ordinanza 2 Covid-19 con un nuovo articolo: al rientro in Svizzera viene inflitta una multa di 100 franchi a chi ha attraversato la frontiera unicamente per fare compere all'estero. La sanzione non viene inflitta per punire l'acquisto in sé ma per aver «ostacolato il lavoro dell'autorità di protezione del confine».

Una multa viene inflitta anche a chi prende in consegna merci presso valichi di frontiera chiusi e a chi rimuove o danneggia sbarramenti di frontiera o di segnaletiche.

Le persone, la cui entrata in Svizzera non è consentita, vengono invece respinte ma non punite con una multa. Contro il rifiuto d'entrata è possibile fare opposizione presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Chi può continuare a entrare in Svizzera?

L'ingresso nella Confederazione rimane consentito solo ai cittadini elvetici, a chi è in possesso di un permesso di soggiorno in Svizzera, ai frontalieri come pure alle persone che devono entrare per motivi professionali. Possono varcare il confine anche coloro che si trovano in una situazione di assoluta necessità.

Oggi il governo ha anche precisato quest'ultimo punto. A condizione che questi siano debitamente comprovati e plausibili, si può entrare in Svizzera per curare familiari ammalati o anziani, per esercitare il diritto di visita (per genitori separati), per appuntamenti giudiziari importanti o riunioni d'affari improrogabili, nonché per proseguire un trattamento medico.

L'uscita dalla Svizzera presso i valichi di frontiera aperti rimane consentita. Il Consiglio federale sconsiglia tuttavia di effettuare viaggi non essenziali.

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