Per la prima volta dal 2010 L'agricoltura biologica in Svizzera non progredisce più

SDA

13.5.2025 - 10:39

Un'azienda agricola bio (archivio)
Un'azienda agricola bio (archivio)
Keystone

Per la prima volta dal 2010 l'agricoltura biologica in Svizzera ha segnato una stagnazione lo scorso anno. Il numero di aziende bio e la superficie coltivata sono rimasti stabili rispetto al 2023, stando ai dati dell'UST.

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La superficie coltivata in modo biologico corrisponde a 190'950 ettari, poco meno di un quinto (18,4%) del totale, stando al rapporto annuale pubblicato oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Le superfici bio di barbabietola da zucchero (+37%), semi oleosi (+17%), soia (+15%) e mais (+14%) hanno segnato l'aumento maggiore, mentre quelle coltivate ad avena (–14%) e farro (–21%) sono diminuite.

Il numero di aziende biologiche (7889) è rimasto costante rispetto al 2023. L'evoluzione varia però da cantone a cantone: a Berna e Friburgo il numero è rimasto invariato, mentre è diminuito in particolare in Vallese (-3,7%) e di San Gallo (-2,2%). Viceversa, i cantoni di Ginevra (+6,8%), Zurigo (+3,9%) e Neuchâtel (+4,0%) hanno registrato gli aumenti maggiori, sottolinea l'UST.

Meno aziende ma più grandi

Il numero globale di aziende agricole è diminuito anche lo scorso anno, ma la superficie media è in crescita. Nel 2024 sono state censite 47'075 aziende, in calo dell'1,3% su un anno. In media ognuna aveva una superficie di 22,1 ettari, ovvero 0,3 ettari in più rispetto all'anno prima. In un anno il numero di aziende con meno di 30 ettari è diminuito (-2,1%), mentre quelle più grandi sono cresciute dello 0,9%.

I lavoratori in totale erano 147'900 e la percentuale di donne a capo di aziende agricole ha continuato a progredire lentamente passando dal 5,2% di 11 anni fa al 7,7% registrato nel 2024.

Superficie cerealicola in calo

Nel 2024 la superficie agricola utile (SAU) svizzera copriva 1'041'000 ettari. Comprendeva principalmente prati-pascoli naturali (58%) e campi (38%). La parte restante era costituita da vigneti e frutteti.

La superficie coltivata a cereali (136'400 ha) ha continuato a diminuire (-3,5%). Si sono ridotte le colture di orzo (-5,8%), avena (-25,6%) e farro (-18,5%), mentre quelle di barbabietola da zucchero (16 800 ha; +4,0%) hanno confermato la progressione iniziata nel 2023, dopo un calo per due anni consecutivi.

Sono cresciute le superfici coltivate a girasoli (7200 ha, +14,2%), soia (3270 ha; +6,2%) e ortaggi in pieno campo (12'800 ha (+4,2%), mentre quella destinata alle patate è rimasta invariata (10'700 ha).

Allevamento di suini ancora in calo

Dopo aver raggiunto il picco nel 2022, l'effettivo di suini è sceso nuovamente nel 2024, arrivando a 1'275'000 capi (-3,7% rispetto al 2023). L'effettivo di bovini è rimasto nel complesso praticamente invariato (1 533 500 capi; +0,3%), ma sono diminuite ancora le vacche da latte (527'400 capi, -0,9%), mentre l'interesse per le altre vacche, soprattutto nutrici, ha continuato a crescere (147 000 capi; +4,8%).

Anche il numero di capi nel settore avicolo è rimasto stabile (13,2 mio.), ma è calato quello delle galline ovaiole (3,8 mio.; -1,7%) a profitto dei polli da ingrasso (8,2 mio.;+0,9%).