Procuratore nella bufera Lauber, emergono altri elementi

ATS

12.5.2019 - 11:23

Il procuratore della Confederazione Michael Lauber durante la conferenza stampa tenutasi venerdì a Berna.
Il procuratore della Confederazione Michael Lauber durante la conferenza stampa tenutasi venerdì a Berna.
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Il procuratore della Confederazione Michael Lauber ha avuto incontri informali non verbalizzati anche nell'ambito del caso di corruzione che ha visto al centro il colosso petrolifero statale brasiliano Petrobras.

Lo sostiene un avvocato che difende una delle persone accusate di aver riciclato soldi in Svizzera.

Stando a quanto riferisce la NZZ am Sonntag, delegazioni del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) – alcune volte guidate dallo stesso Lauber – si sono incontrate a più riprese in Brasile e in Svizzera con persone direttamente o indirettamente coinvolte nel caso. Il legale di uno degli indagati, Rolf Schuler, avrebbe saputo solo incidentalmente di questi incontri, avvenuti fra il marzo 2015 e il maggio 2018: negli atti non ve ne è menzione.

L'avvocato sa di questi abboccamenti solo perché il suo mandante è stato avvertito che avrebbe dovuto pagare i relativi costi (voli in Brasile, nonché vitto e alloggio sul posto per i funzionari). L'importo sarebbe a cinque cifre: è stata presentata una tabella Excel illustrante una dozzina di posizioni.

Secondo Schuler, non essendoci verbali non si sa chi abbia partecipato agli incontri e di cosa si sia parlato. A suo avviso questo è illegale: sono stati violati i principi del Codice di procedura penale. Al suo cliente è stato in particolare negato il diritto di essere udito. In marzo il legale ha quindi presentato una richiesta alla Procura federale affinché negli atti siano inseriti tutti gli elementi concernenti questi colloqui.

Contattato dal domenicale, una portavoce del MPC ha fatto sapere che non vengono fornite informazioni riguardo agli incontri di Lauber nell'ambito della vicenda Petrobras. È invece noto che il procuratore ha ripetutamente affermato che sarebbe impossibile risolvere casi complessi senza discussioni informali. Richiamato all'ordine dall'autorità di vigilanza ha successivamente corretto la prassi tenendo dei verbali di queste riunioni.

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