Legge CovidLegge Covid: PLR e PS contenti, Giovani UDC per un nuovo referendum
mp, ats
13.6.2021 - 16:57
Il netto «sì» del popolo alla legge Covid-19 rassicura le aziende per quanto riguarda i futuri aiuti finanziari., per il «senatore» PLR Philippe Bauer. Soddisfatto anche il PS. «Amici della Costituzione» decisi a continuare la lotta. Giovani UDC annunciano un nuovo referendum.
Keystone-SDA, mp, ats
13.06.2021, 16:57
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Per il «senatore» Philippe Bauer (PLR/NE) gli Svizzeri hanno votato in maniera «saggia ed efficace» in favore di questa normativa economica incaricata di sostenere coloro che ne hanno bisogno. In caso di un «no» alle urne, la legge Covid-19 sarebbe scaduta il 30 settembre e con essa anche gli aiuti finanziari, ha precisato il liberale-radicale neocastellano.
Per quanto riguarda il referendum annunciato dai Giovani UDC e già sin d'ora sostenuto dagli «Amici della Costituzione» contro le nuove modifiche della legge, secondo Bauer è un segnale del rifiuto di queste due formazioni di accettare la decisione del popolo e il funzionamento delle istituzioni.
Oggi gli Svizzeri hanno sostenuto la legge e convalidato il suo contenuto. «Un nuovo referendum, sarebbe fare un uso stupido, sistematico e improprio dei diritti popolari», ha aggiunto il consigliere agli Stati del PLR, prevedendo un nuovo fallimento nella stessa ampiezza per il comitato referendario tra sei o otto mesi.
Per il PS «è un sostegno al Governo»
Il Partito socialista ritiene che il netto «sì» alla Legge Covid-19 sia un chiaro sostegno alle misure economiche e alla politica del Consiglio federale.
Secondo la vicepresidente del PS svizzero, la consigliera nazionale Barbara Gysi (PS/SG), «il sì alla legge può essere anche interpretato come un sì al superamento della crisi».
Inoltre, con l'approvazione della Legge Covid-19 la popolazione ha espresso la propria solidarietà nei confronti delle aziende e dei settori particolarmente toccati dalla pandemia, ha dichiarato Gysi all'agenzia Keystone-ATS.
Per questi motivi, la consigliera nazionale sangallese si è detta sicura che la normativa sarà confermata anche nel caso di una prossima votazione. I Giovani UDC hanno annunciato oggi di voler lanciare un nuovo referendum contro le modifiche della legge adottate in marzo dal parlamento.
Dal canto suo, ai microfoni della RTS, il co-presidente del PS Cédric Wermuth ha invitato i cittadini ad aprire gli occhi sugli «Amici della Costituzione». A suo avviso tale movimento, che si è battuto contro la legge, sta imboccando una «direzione antidemocratica».
Giovani UDC annunciano nuovo referendum
Il netto «sì» del popolo alla Legge Covid-19 non scoraggia i Giovani UDC. Questi ultimi hanno annunciato che inizieranno una nuova raccolta di firme per un referendum contro le modifiche della legge risalenti al 19 marzo scorso.
«In caso di nuovo referendum, ci attendiamo un 'no' alla legge Covid-19, poiché i favorevoli non potranno più nascondersi dietro agli aiuti finanziari», ha assicurato oggi all'agenzia Keystone-ATS il presidente dei Giovani UDC David Trachsel.
Trachsel s'è detto deluso per il chiaro voto del popolo, ma si è rallegrato che la quota dei «no» alla legge sia più ampio del previsto.
Con il nuovo referendum, i Giovani UDC vogliono affrontare in particolare la questione del certificato sanitario, che – a loro avviso – divide la popolazione tra vaccinati e non vaccinati, creando una società a due classi. «Dobbiamo ritornare immediatamente alla normalità senza più pieni poteri al Consiglio federale», ha aggiunto Trachsel.
«Amici della Costituzione» decisi a continuare la lotta
Gli «Amici della Costituzione» sono «delusi» per il netto sì che si sta delineando alla Legge Covid-19, nonostante una campagna «molto attiva». Il loro co-presidente Werner Boxler assicura tuttavia che la lotta per ripristinare la sovranità del popolo è soltanto agli inizi.
«Siamo in ogni caso dalla parte dei vincitori, poiché abbiamo potuto creare un movimento di cittadini indipendenti forte di 10'000 membri», ha affermato Boxler all'agenzia Keystone-ATS. La campagna degli «Amici della Costituzione» ha avuto il merito di risvegliare una parte degli Svizzeri.
Boxler ha nel contempo deplorato il fatto che «la disinformazione del Consiglio federale» non abbia suscitato più malcontento in seno alla popolazione. Ha ricordato che dopo la pubblicazione del libretto delle spiegazioni di voto del governo, la legge è stata inasprita. «Non siamo soddisfatti della politica di informazione verso il popolo, il quale non ha potuto votare con cognizione di causa», ha sottolineato Boxler.
Quest'ultimo ha ammesso di non capire perché il parlamento abbia disapprovato la posizione degli «Amici della Costituzione», mentre questi cercano di restaurare la sovranità popolare, di cui le Camere federali sono depositarie. Boxler ha criticato in particolare «l'influenza dei rappresentanti dell'industria farmaceutica in parlamento».
Gli «Amici della Costituzione» sosterranno il referendum contro le modifiche della legge Covid-19, che risalgono al marzo scorso, sul certificato sanitario e il tracciamento, ha annunciato ancora Boxler. Il movimento appoggerà pure il referendum contro l'aiuto ai media. A suo avviso, la stampa «rimane troppo vicina al governo», spesso fungendo da supporto a quella che Boxler chiama «propaganda di Stato».