La sociologa «Lo stato chiede solidarietà? Vuole obbedienza»

hm, ats

2.8.2021 - 17:01

La solidarietà non può essere ordinata dall'alto, afferma l'esperta.
La solidarietà non può essere ordinata dall'alto, afferma l'esperta.
Keystone

Quando lo stato chiede solidarietà in realtà quello che vuole è obbedienza: lo afferma la sociologa Evelyn Moser, che in un'intervista odierna al Tages-Anzeiger fa il punto sul rapporto fra cittadini, società e potere in tempi di Covid.

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«Lo stato ha chiesto solidarietà alla gente, cosa che difficilmente può funzionare», afferma la studiosa tedesca. «La solidarietà c'è oppure non c'è. Se viene ordinata, quello che viene chiesto effettivamente è l'obbedienza.» Secondo Moser comunque una società moderna non deve per forza agire nell'ambito di una solidarietà totale: si caratterizza attraverso la tolleranza e il suo atteggiamento verso il pluralismo.

«Prima del coronavirus non esisteva un senso globale di comunità, né questo è stato favorito dal Covid», prosegue la specialista che, presso l'università di Bonn (D), indaga sull'autonomia nei sistemi politici. «Ciò che è esistito ed esiste ancora è la solidarietà in collettivi più piccoli e gestibili: nelle case di cura, nelle scuole, nei comuni. La solidarietà non tollera regolamentazioni o interventi. Ha bisogno di una certa autonomia, altrimenti non può prosperare», argomenta Moser.