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Sessione Martin Pfister succede ad Amherd ed è il 123esimo consigliere federale. Ecco i momenti salienti della sua elezione
SDA
12.3.2025 - 10:41
Il consigliere di Stato di Zugo Martin Pfister (Centro) è il 123esimo consigliere federale. L'Assemblea federale lo ha eletto oggi con 134 voti su 245 schede valide. Entrerà in carica il primo aprile. Nulla da fare per il consigliere nazionale Markus Ritter (Centro/SG), che ha ricevuto solo 110 preferenze.

Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister si aggiusta la cravatta prima dell'inizio della tradizionale conferenza stampa dopo la sua elezione al Consiglio federale, mercoledì 12 marzo 2025 a Berna.
Immagine: KEYSTONE

Martin Pfister esce da Palazzo federale per salutare gli amici e i supporter.
Immagine: KEYSTONE

Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister gioisce con la moglie Cacilda, la famiglia e gli ospiti dopo la sua elezione in Consiglio federale.
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Foto di rito con le ragazze ne costume tradizionale del suo cantone.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister, membro del Governo del Cantone di Zugo, gioisce con la moglie Cacilda, la famiglia e gli ospiti dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, mercoledì 12 marzo 2025 a Berna.
Immagine: KEYSTONE

La Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e i Consiglieri federali Guy Parmelin, Ignazio Cassis, Albert Roesti, Elisabeth Baume-Schneider, Beat Jans, il neoeletto Martin Pfister e il Cancelliere federale Viktor Rossi, da sinistra, posano nella sala del Consiglio nazionale a Berna mercoledì 12 marzo 2025, dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister, al centro, presta giuramento dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, nella sala del Consiglio nazionale a Berna, mercoledì 12 marzo 2025.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister riceve un applauso dopo il suo discorso durante l'elezione del suo sostituto in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria.
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Martin Pfister è il nuovo Consigliere federale.
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Il neoeletto consigliere federale Martin Pfister, membro del governo cantonale di Zugo, festeggia con la moglie Cacilda dopo l'elezione in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale riunita mercoledì 12 marzo 2025 a Berna
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La conta dei primi voti. Ci sarà un secondo turno.
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Markus Ritter, un po' a sorpresa, è solo secondo, con 105 voti. Il suo avversario ne ha ottenuti 122, a un solo voto dalla maggioranza assoluta.
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Le ultime parole Viola Amherd le ha pronunciate con la voce rotta dall'emozione.
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L'ormai ex collega Guy Parmelin stringe la mano a Viola Amherd dopo il discorso d'addio alla politica federale.
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Le lacrime erano ben visibili.
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Viola Amherd finisce il suo discorso in lacrime.
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La Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, a sinistra, e la Consigliera federale uscente Viola Amherd, al centro, ridono insieme al Consigliere federale Guy Parmelin, a destra, poco prima che l'Assemblea federale unitaria elegga il sostituto del Consiglio federale. Alla fine del suo discorso d'addio Amherd non riuscirà a trattenere le lacrime.
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La Consigliera federale uscente Viola Amherd arriva poco prima dell'elezione del suo sostituto in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, mercoledì 12 marzo 2025 nella sala del Consiglio nazionale a Berna.
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Chi prenderà il posto di Viola Amherd in Consiglio federale?
Immagine: sda

Markus Ritter (a sinistra) e Martin Pfister oggi nei corridoi di Palazzo federale. Chi dei due diventerà consigliere federale?
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L'UDC sostiene in maggioranza Markus Ritter
Immagine: sda

Martin Pfister è considerato l'outsider.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister si aggiusta la cravatta prima dell'inizio della tradizionale conferenza stampa dopo la sua elezione al Consiglio federale, mercoledì 12 marzo 2025 a Berna.
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Martin Pfister esce da Palazzo federale per salutare gli amici e i supporter.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister gioisce con la moglie Cacilda, la famiglia e gli ospiti dopo la sua elezione in Consiglio federale.
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Foto di rito con le ragazze ne costume tradizionale del suo cantone.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister, membro del Governo del Cantone di Zugo, gioisce con la moglie Cacilda, la famiglia e gli ospiti dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, mercoledì 12 marzo 2025 a Berna.
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La Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e i Consiglieri federali Guy Parmelin, Ignazio Cassis, Albert Roesti, Elisabeth Baume-Schneider, Beat Jans, il neoeletto Martin Pfister e il Cancelliere federale Viktor Rossi, da sinistra, posano nella sala del Consiglio nazionale a Berna mercoledì 12 marzo 2025, dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister, al centro, presta giuramento dopo l'elezione al Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, nella sala del Consiglio nazionale a Berna, mercoledì 12 marzo 2025.
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Il neoeletto Consigliere federale Martin Pfister riceve un applauso dopo il suo discorso durante l'elezione del suo sostituto in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria.
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Martin Pfister è il nuovo Consigliere federale.
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Il neoeletto consigliere federale Martin Pfister, membro del governo cantonale di Zugo, festeggia con la moglie Cacilda dopo l'elezione in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale riunita mercoledì 12 marzo 2025 a Berna
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La conta dei primi voti. Ci sarà un secondo turno.
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Markus Ritter, un po' a sorpresa, è solo secondo, con 105 voti. Il suo avversario ne ha ottenuti 122, a un solo voto dalla maggioranza assoluta.
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Le ultime parole Viola Amherd le ha pronunciate con la voce rotta dall'emozione.
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L'ormai ex collega Guy Parmelin stringe la mano a Viola Amherd dopo il discorso d'addio alla politica federale.
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Le lacrime erano ben visibili.
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Viola Amherd finisce il suo discorso in lacrime.
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La Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, a sinistra, e la Consigliera federale uscente Viola Amherd, al centro, ridono insieme al Consigliere federale Guy Parmelin, a destra, poco prima che l'Assemblea federale unitaria elegga il sostituto del Consiglio federale. Alla fine del suo discorso d'addio Amherd non riuscirà a trattenere le lacrime.
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La Consigliera federale uscente Viola Amherd arriva poco prima dell'elezione del suo sostituto in Consiglio federale da parte dell'Assemblea federale unitaria, mercoledì 12 marzo 2025 nella sala del Consiglio nazionale a Berna.
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Chi prenderà il posto di Viola Amherd in Consiglio federale?
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Markus Ritter (a sinistra) e Martin Pfister oggi nei corridoi di Palazzo federale. Chi dei due diventerà consigliere federale?
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L'UDC sostiene in maggioranza Markus Ritter
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Martin Pfister è considerato l'outsider.
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Pfister è stato eletto al secondo turno, ma già al primo si era capito che sarebbe stato lui a prendere il posto della dimissionaria Viola Amherd (Centro/VS).
Lo zughese ha infatti mancato l'elezione diretta per un sol voto.
Da outsider a favorito, ecco come mai
L'elezione di Pfister, malgrado non sieda nel Parlamento federale, non può comunque essere considerata una sorpresa: benché sia stato visto visto inizialmente come un outsider, le sue quotazioni sono andate crescendo con l'avvicinarsi alla data dell'elezione, tanto che alcuni giornalisti lo davano per favorito.
Lo zughese ha avuto il vantaggio di provenire da una regione – la Svizzera centrale – che da tempo non è presente in governo.
Ha inoltre un profilo più urbano rispetto a Ritter (che è presidente dell'Unione svizzera dei contadini), ciò che visibilmente ha convinto la sinistra (l'UDC ha esplicitamente detto di sostenere Ritter).
Infine, essendo consigliere di Stato ha già l'esperienza di un esecutivo.
Chi è Martin Pfister?
Martin Pfister, 61 anni (il secondo consigliere federale più anziano della storia svizzera recente dopo Christoph Blocher), ha studiato germanistica e storia e ha lavorato per diverse associazioni. Ha quattro figli adulti.
Colonnello e già comandante di battaglione, potrà far valere la sua solida esperienza maturata proprio nelle forze armate.
Il neo eletto dovrà infatti, con ogni probabilità, dirigere il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) lasciato libero da Amherd.

«Un grande onore»
Nel suo discorso d'accettazione, Pfister ha descritto la sua elezione in Consiglio federale come un grande onore per sé, per il suo Cantone e per l'intera Svizzera centrale, esprimendo gratitudine per la fiducia ricevuta.
In un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti geopolitici, ha sottolineato l'importanza di lavorare insieme per garantire la fiducia nella istituzioni e la stabilità che caratterizzano il Paese.
Il consigliere federale eletto ha evidenziato la sua esperienza di governo del suo cantone, dove ha imparato ad apprezzare la collegialità, vedendola non come un onere, ma un onore.
Pur avendo un'attenzione particolare per l'economia, ha ribadito l'importanza di bilanciare le esigenze economiche con quelle sociali ed ecologiche.
Ritter fa gli auguri a Pfister
Dal canto suo, il candidato sconfitto Markus Ritter ha rivolto le sue congratulazioni a Pfister, augurandogli il meglio e ricordando con piacere la campagna elettorale vissuta insieme.
Durante la conferenza stampa successiva all'elezione, il sangallese non ha voluto commentare le ragioni della sua sconfitta: «è come leggere i fondi di caffè», ha detto.
Ritter ha poi espresso gratitudine per il sostegno ricevuto dalla sua famiglia nelle settimane intense che hanno preceduto il voto.
Pur avendo perso di misura, ha ribadito con fermezza il suo impegno come consigliere nazionale, sottolineando la sua determinazione a continuare a servire con dedizione nel ruolo che ricopre.
La Svizzera centrale torna in governo
Con l'elezione di Pfiser la Svizzera centrale torna ad essere rappresentata in governo. Non aveva più un rappresentante dal 2003, quando il lucernese Kaspar Villiger (PLR) aveva lasciato l'esecutivo.
Il canton Zugo, dal canto suo, non era più presente in Consiglio federale dal 1982, quando l'esponente del Partito popolare democratico (PPD, oggi: il Centro) Hans Hürlimann aveva lasciato l'incarico.
Solo due donne nell'esecutivo
Da notare che con l'elezione di Pfister al posto Amherd, il Consiglio federale perde l'equilibrio di genere. In governo ci saranno infatti solo due donne, Karin Keller-Sutter (PLR) e Elisabeth Baume-Schneider (PS).
Il Centro non ha presentato candidate donne sul ticket ufficiale. Ciò ha fatto storcere il naso ad alcuni parlamentari, specie a sinistra.
Ma, come affermato dal co-capogruppo socialista Samuel Bendahan alla radio RTS, la situazione attuale non può essere imputata al Centro, visto che prima di Amherd per il Centro in governo c'era un'altra donna nella persona di Doris Leuthard.
Riniker elogia Amherd
In precedenza, a inizio seduta, la presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker (PLR/AG) ha elogiato Viola Amherd per il suo approccio pragmatico e la capacità di trasformare le sfide in opportunità.
Prima donna a guidare il Dipartimento della difesa, ha affrontato con determinazione questioni delicate come l'acquisto di nuovi aerei da combattimento e l'integrazione delle donne nell'esercito.
Durante il suo mandato, ha reagito prontamente alla crisi ucraina, ha rilevato Riniker, ricordando l'aumento del budget dell'esercito, il suo ammodernamento, la nuova Segreteria di Stato, la sicurezza informatica e la cooperazione internazionale.
Amherd ha anche gestito con successo la crisi del Covid e la più grande mobilitazione dell'esercito dalla Seconda guerra mondiale. Grazie alla sua lungimiranza, Amherd non solo ha scritto un capitolo della storia svizzera, ma ha anche costruito un ponte per la prossima generazione, ha concluso Maja Riniker.
Amherd: «è stato un onore»
Quanto alla diretta interessata, nel suo discorso di commiato Viola Amherd ha sottolineato l'importanza del dialogo rispettoso, soprattutto in un periodo di forte polarizzazione politica, sia in Svizzera che all'estero. Secondo la consigliera federale uscente, la democrazia diretta aiuta a evitare la creazione di una classe politica a sé stante, e questa peculiarità della cultura politica svizzera va preservata con cura.
Nel suo intervento, Amherd ha affrontato anche il tema della sicurezza internazionale, evidenziando come il diritto del più forte tenda ormai ad imporsi negli scenari geopolitici attuali.
Ha ricordato che, di fronte alla guerra in Ucraina e alle sfide globali, anche la Svizzera è chiamata a proteggere la propria libertà e la propria democrazia, così come stanno facendo i nostri vicini europei, riarmandosi.
Da questo punto di vista, anche il nostro Paese è chiamato a fare la propria parte in difesa di valori condivisi.
Con la voce rotta dall'emozione, le lacrime sarebbero scese pochissimi secondi dopo, ha concluso il suo discorso in italiano: «È stato un onore servire in nostro Paese»
