Migliaia di persone sono scese in piazza domenica in Svizzera per partecipare alle tradizionali manifestazioni del Primo Maggio. A Zurigo, circa 12mila dimostranti hanno risposto all'appello dei sindacati. Tra i temi principali la guerra in Ucraina, ma anche AVS, parità e democrazia.
Molta gente è scesa in piazza a Zurigo.
Yves Maillard, presidente dell'USS, con Katharina Prelicz-Huber, presidente del Sindacato del Personale dei Servizi Pubblici e Sociosanitari VPOD, durante il tradizionale corteo.
Il discorso di Yves Maillard, presidente dell'USS, parla alla Sechselaeutenplatz dopo il corteo.
La polizia effettua alcuni arresti dopo la manifestazione ufficiale.
La presidente del Consiglio Nazionale Irène Kälin si rivolge alla piazza del municipio a Thun.
Kälin ha parlato del suo viaggio in Ucraina.
La manifestazione di Basilea.
La manifestazione di Losanna.
1 Maggio 2022 in Svizzera
Molta gente è scesa in piazza a Zurigo.
Yves Maillard, presidente dell'USS, con Katharina Prelicz-Huber, presidente del Sindacato del Personale dei Servizi Pubblici e Sociosanitari VPOD, durante il tradizionale corteo.
Il discorso di Yves Maillard, presidente dell'USS, parla alla Sechselaeutenplatz dopo il corteo.
La polizia effettua alcuni arresti dopo la manifestazione ufficiale.
La presidente del Consiglio Nazionale Irène Kälin si rivolge alla piazza del municipio a Thun.
Kälin ha parlato del suo viaggio in Ucraina.
La manifestazione di Basilea.
La manifestazione di Losanna.
Secondo quanto indicato dall'Unione sindacale svizzera (USS), la manifestazione principale è stata organizzata nella città sulla Limmat, ma altre azioni più piccole, sempre indette dall'USS, si sono tenute in una cinquantina di località in tutto il Paese.
La guerra in Ucraina, il tema di maggior attualità al momento, l'ha fatta da padrone: con lo slogan «Pace, libertà, solidarietà» gli attivisti sindacali hanno chiesto alla Svizzera di fare tutto il possibile per sostenere la popolazione civile ucraina e dimostrarsi un paese aperto ai profughi.
Scontri con la polizia
Durante una dimostrazione a cui hanno partecipato un centinaio di persone, dopo la manifestazione ufficiale per la celebrazione della Festa del lavoro a Zurigo, vi sono stati scontri e le forze dell'ordine hanno arrestato sei persone, tra cui una minorenne.
Non si segnalano danni alla proprietà. La polizia ha fatto uso di proiettili di gomma e sostanze irritanti, hanno indicato le forze dell'ordine comunali in una nota diramata domenica sera.
Campagna per l'AVS
Non sono mancate le tradizionali rivendicazioni sindacali tipiche della Festa del lavoro: a Zurigo il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard ha ribadito le richieste per un miglioramento del potere d'acquisto dei lavoratori e dei pensionati. Il ritorno dell'inflazione e la minaccia di un forte aumento dei premi delle casse malattia richiedono un intervento rapido.
Richieste analoghe sono state ribadite a Langenthal (BE) dal capo economista dell'USS, Daniel Lampart, mentre a Grenchen (SO), la prima segretaria aggiunta dell'unione sindacale Gabriela Medici ha difeso la necessità di una tredicesima mensilità dell'AVS e ha parlato in favore delle donne, «le cui pensioni sono ancora un terzo più basse di quelle degli uomini».
In vista della campagna contro la riforma AVS 21, l'USS ha nuovamente invitato a contrastare «gli attacchi mossi alle pensioni da parte della destra e del centro» e ha criticato i progetti in materia di previdenza per la vecchiaia della maggioranza parlamentare.
A Ginevra senza autorizzazione
A Ginevra su appello dei sindacati e della sinistra, sono state 2000 le persone che hanno preso parte alle celebrazioni del Primo maggio. Il tema della tradizionale parata della Festa del lavoro è stata l'opposizione alla regressione sociale e alla guerra.
Quest'anno, gli organizzatori della manifestazione non hanno chiesto l'autorizzazione alle autorità, come vorrebbe la legge di Ginevra. Questa decisione di «disobbedienza legale» aveva lo scopo di denunciare le esigenze sempre crescenti avanzate dalle autorità per concedere le autorizzazioni, richieste che, secondo loro, minano il diritto di manifestare.
In molti anche a Berna
Anche a Berna sono state 2000 le persone scese in piazza. Gli oratori di fronte a Palazzo Federale, tra cui Maillard e la consigliera nazionale Tamara Funiciello (PS/BE), hanno chiesto solidarietà, nonché salari e pensioni più equi.
In serata a Münchenbuchsee (BE), il consigliere federale Alain Berset, stando al suo discorso scritto, ha esortato a non lasciare nessuno «ai margini» e ad affrontare insieme le questioni chiave, dalla lotta contro la povertà alla parità salariale passando per i costi sanitari e la crisi climatica.
Danni alle proprietà a Basilea
A Basilea, i manifestanti erano circa 1500. Oltre ai sindacati tradizionali, si sono uniti al corteo anche gruppi di sans-papiers, dei movimenti femminili e dello sciopero del clima, ha constatato un giornalista di Keystone-ATS sul posto.
Nella città renana si segnalano diversi danni alla proprietà: durante la dimostrazione, il «Blocco anticapitalista» e diversi gruppi più piccoli sono usciti dal corteo principale e si sono diretti lungo percorsi non autorizzati verso il luogo conclusivo della festa, alla Theodorskirchplatz, bersagliando le principali filiali locali di UBS e Credit Suisse con sacchetti di vernice e colpendo le vetrine delle grandi banche con martelli.
Numeri più bassi a Losanna
Più contenuto l'esito della mobilitazione a Losanna, dove circa 500 persone hanno marciato sotto il sole per le strade della città.
Tra i principali temi: la lotta contro la disuguaglianza e in favore del clima, la libertà sindacale, salari e pensioni migliori.
Gratitudine dall'Ucraina
A Thun (BE) la presidente del Consiglio Nazionale Irène Kälin ha riferito nel corso delle celebrazioni per il Primo maggio del suo viaggio in Ucraina. Esprimendosi davanti a circa 200 persone sulla piazza del municipio, la prima cittadina svizzera ha detto di aver portato in Ucraina i segni della solidarietà elvetica e di aver ricevuto in risposta grandi testimonianze di gratitudine.
Sabato il presidente dell'USS Maillard aveva già tenuto un discorso a Lucerna, alla vigilia delle celebrazioni del Primo Maggio, nel quale aveva invitato a lottare per una maggiore democrazia. Tutti i popoli sono adatti alla democrazia: la libertà non è un costrutto culturale, aveva affermato.
GISO, proposte per ripensare il sistema del lavoro
Sempre sabato i delegati di Gioventù socialista (GISO), riuniti in assemblea a La Roche (FR), hanno adottato una presa di posizione sul tema del lavoro. La sezione del PS vuole che le persone lavorino meno e possano vivere del loro salario, si legge in una nota diffusa domenica.
Concretamente, la GISO propone che ognuno dedichi un massimo di quattro ore al giorno al lavoro retribuito e il resto della giornata ad «altre forme» di attività, come la cura di bisognosi o l'impegno politico. Inoltre, chiede un divieto a medio termine degli stage obbligatori prima dell'apprendistato.