Verso l'Ucraina Respinta anche la domanda della Spagna di riesportare armi svizzere

cp, ats

10.2.2023 - 14:33

Come per le richieste della Danimarca e della Germania, la Svizzera ha respinto la domanda della Spagna di poter riesportare materiale bellico elvetico verso l'Ucraina. La Confederazione giustifica questa decisione appoggiandosi alla Legge sul materiale bellico.

La Svizzera non vuole che materiale bellico venduto a paesi terzi venga dirottato verso Ucraina.
La Svizzera non vuole che materiale bellico venduto a paesi terzi venga dirottato verso Ucraina.
KEYSTONE/URS FLUEELER

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In concreto, spiega una nota a Keystone-ATS del portavoce della Segreteria di stato dell'economia (SECO), Fabian Maienfisch, la Svizzera ha respinto la richiesta della Spagna, inoltrata il 16 di gennaio scorso, di poter riesportare verso l'Ucraina due cannoni antiaerei da 35mm.

Meienfisch rammenta che, al momento dell'acquisto di materiale bellico prodotto in Svizzera, i paesi acquirenti firmano una dichiarazione di non riesportazione.

Lo scopo è impedire che armi prodotte nella Confederazione vengano inviate in paesi verso i quali la Svizzera non esporterebbe in base ai criteri stabiliti dalla Legge federale sul materiale bellico (in particolare l'articolo 22a).

Diritto della neutralità

La mancata concessione alla Spagna si spiega col diritto della neutralità che prevede la parità di trattamento inclusa nella citata normativa, si legge nella presa di posizione della SECO.

La SECO rammenta che il parlamento ha deciso di affrontare il problema delle regole – che si vorrebbero meno rigide, n.d.r. – attualmente in vigore riguardante la riesportazione di materiale bellico.

Allentamento delle regole ma con condizioni

A inizio febbraio, la commissione della politica di sicurezza degli Stati ha deciso di voler limitare a cinque anni la validità delle dichiarazioni di non riesportazione firmate dai Paesi acquirenti di materiale bellico svizzero. Ci sarebbero tuttavia condizioni relative alla situazione delle nazioni destinatarie.

La disposizione sarebbe applicabile soltanto ai Paesi elencati nell'allegato 2 dell'ordinanza sul materiale bellico (OMB). Si tratta fra l'altro di Germania, Francia, Italia, ma anche di Giappone e Stati Uniti. I Paesi acquirenti dovrebbero impegnarsi a non riesportare materiale bellico elvetico in Paesi implicati in conflitti armati interni o internazionali e che violano gravemente i diritti dell'uomo.

Opinioni discordanti

La maggioranza della Commissione crede che questa modifica permetterebbe di risolvere i problemi sollevati dalle dichiarazioni di non riesportazione.

Una minoranza della commissione pensa invece che la modifica proposta non sia compatibile con la neutralità. Valuta tra l'altro che si tratti principalmente di un sostegno all'industria dell'armamento, nonché di un tentativo di aggirare il divieto di fornire armi all'Ucraina.