Vertenza sindacale Non c'è accordo sul contratto collettivo, lavoratori edili votano per lo sciopero, che inizierà in Ticino. Ecco quando

SDA

16.10.2025 - 10:00

Siamo all'alba di un vuoto contrattuale.
Siamo all'alba di un vuoto contrattuale.
Keystone

Malgrado diversi round di trattative sul nuovo Contratto nazionale mantello (CNM) dell'edilizia, non si intravvede alcun accordo. Quasi il 90% dei lavoratori si è quindi espresso in favore di misure di sciopero, informano oggi i sindacati.

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L'edilizia, scrivono in un comunicato Unia e Syna, rischia di precipitare in una situazione di vuoto contrattuale, come non accadeva da oltre un decennio. Il CNM scade a fine 2025 e deve essere rinegoziato entro questa scadenza, viene precisato.

Benché un lavoratore su due abbandoni la professione, la Società degli impresari costruttori si oppone a orari di lavoro compatibili con la vita privata, è l'accusa lanciata dai sindacati.

Oltre 20'000 edili si sono pertanto pronunciati a favore di misure di sciopero nel corso di una votazione tenutasi a livello nazionale nelle scorse settimane.

I primi giorni di protesta cominceranno già la prossima settimana: lunedì saranno gli edili ticinesi a incrociare le braccia.

Il 31 ottobre sarà la volta di Berna, il 3 e 4 novembre di tutta la Svizzera romanda, il 7 novembre della Svizzera nordoccidentale e il 14 novembre di Zurigo e di altre regioni della Svizzera tedesca.