Previdenza vecchiaia Nuova riforma pensioni: lontani da una visione comune, Berset

ATS

2.11.2017 - 12:40

I partecipanti alla tavola rotonda sulle pensioni, tenuta oggi a Berna. Al centro sullo sfondo il ministro della socialità Alain Berset.
I partecipanti alla tavola rotonda sulle pensioni, tenuta oggi a Berna. Al centro sullo sfondo il ministro della socialità Alain Berset.
SDA

Non vi è unità di vedute su come riformare il sistema pensionistico, ma tutti sono d'accordo sulla necessità di un intervento. Lo ha detto oggi ai media a Berna il consigliere federale Alain Berset, dopo un incontro sul tema con i principali protagonisti.

In totale, il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha incontrato 25 tra partiti, parti sociali e altre organizzazioni. "Non ci sono state grandi sorprese, c'è disaccordo su quasi tutti i punti principali, dall'età di pensionamento delle donne alla portata dell'aumento dell'IVA per il finanziamento, fino alle compensazioni sociali", ha spiegato Berset.

Non tutto è però negativo. Ci sono infatti anche "elementi di consenso. Tutti concordano sul fatto che serva una riforma del sistema previdenziale e anche che il livello delle pensioni debba rimanere lo stesso. C'è sicuramente una volontà comune di trovare una soluzione", ha sottolineato.

L'incontro può essere definito positivo, poiché le parti coinvolte concordano sul fatto che è "necessaria una modifica sia del primo che del secondo pilastro", anche se non è ancora chiaro in quale forma, ha proseguito il consigliere federale.

Il risultato alle urne del 24 settembre - con la bocciatura della revisione della Previdenza vecchiaia 2020 - ha fondamentalmente fatto piazza pulita e ora "tutte le opzioni sono sul tavolo, tutti i punti sono aperti e il Consiglio federale deve prendersi le proprie responsabilità analizzando ogni cosa", ha detto ancora Berset. "L'operazione deve essere rapida ma permettere di arrivare a un progetto stabile, che possa ottenere una chiara maggioranza", ha aggiunto.

Per iniziare a trattare in modo completo la problematica, il governo attenderà l'analisi dei risultati del voto, ma entro la fine di quest'anno dovrebbe già essere in grado di condurre una prima discussione.

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