SvizzeraNuovo piano per ridurre ulteriormente infezioni negli ospedali
cp, ats
6.2.2024 - 10:48
Circa il 6% di tutti i malati ricoverati (dati 2022) in ospedali per cure acute contrae ancora un'infezione. Per contrastare ulteriormente tale fenomeno, sono stati messi a punto nuovi strumenti onde ridurre al 5% le infezioni entro il 2030 e al 4% entro il 2035.
cp, ats
06.02.2024, 10:48
06.02.2024, 11:22
SDA
La nuova tabella di marcia fa parte della Strategia nazionale per la sorveglianza, la prevenzione e la lotta contro le infezioni negli ospedali e nelle case di cura (Strategia NOSO). precisa una nota odierna dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
La tabella – allineata alla strategia globale dell'OMS del 2023 per la prevenzione e il controllo delle infezioni – descrive la modalità per raggiungere i nuovi obiettivi negli ospedali. Inoltre, indica quali strumenti sono a disposizione delle strutture per attuarli.
Questi includono vari moduli di sorveglianza e prevenzione sviluppati da Swissnoso. Sulla base della tabella di marcia nazionale, i singoli ospedali stabiliscono ora obiettivi propri, adattati alle rispettive situazioni, e definiscono un ordine di priorità in base alle proprie esigenze.
Lo studio del 2022
Da una ricerca del 2022 svolta in 108 ospedali per cure acute, pari all'80% di tutti i posti letto disponibili in Svizzera per questa categoria nosocomiale, era emerso che quasi il 6% dei pazienti aveva contratto un'infezione durante la degenza. La quota è simile a quella rilevata nel 2017. Nell'anno in rassegna erano erano stati esaminati complessivamente circa 14 mila pazienti.
I grandi ospedali hanno dichiarato un maggior numero di infezioni rispetto a quelli piccoli e medi, poiché i pazienti ricoverati nelle grandi strutture di regola sono affetti da malattie più complesse e gli interventi chirurgici che vi si eseguono sono più rischiosi. La probabilità di un'infezione è massima nella medicina intensiva.
Come già rilevato in altre indagini, le infezioni postoperatorie di ferite (29% del totale) erano risultate le più frequenti, seguite dalle infezioni delle vie urinarie (16,3%), delle vie respiratorie inferiori (15,8%) e del flusso sanguigno (8,9%).
Stando al rilevamento del 2022, gli ospedali svizzeri raggiungono pur sempre un livello elevato nella classifica dell'Organizzazione mondiale della sanità.