Pro e contro Pannelli solari sull'autostrada svizzera? I pro e contro

SwissTXT/Red

31.1.2022

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
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Energiepyer: «Con i pannelli 10 terawattora all'anno, pari ai 2/3 dell'energia nucleare». Rhiienergie: «Fattibile, ma servono contributi»

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Come riportato dalla RSI, coprire la rete autostradale svizzera con tetti composti da pannelli solari è l'ambizioso progetto lanciato dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga per concretizzare la svolta green e allontanare lo spettro di blackout e penuria energetica. Ma tra chi opera nel settore non mancano le perplessità.

Il mandato della ministra dell'Energia all'Ufficio federale delle strade è chiaro. Si tratta - ha fatto sapere la scorsa settimana il direttore dell'Ustra Jürg Röthlisberger - di censire entro la metà dell'anno tutti i tratti autostradali aperti, esclusi dunque i tunnel.

Quelli che da un profilo tecnico si prestano alla copertura con impianti fotovoltaici, verranno dati in concessione gratuita alle aziende interessate all'operazione. E queste, stando ad un articolo pubblicato domenica dalla «NZZ», non mancherebbero.

Il parere di Energiepyer

Secondo una stima fatta dalla zughese Energiepyer, tra i 100 e i 700 chilometri di autostrada potrebbero essere ricoperti di tetti solari in Svizzera. Ciò che consentirebbe, nella migliore delle ipotesi, di ricavarne 10 terawattora di energia elettrica all'anno.

Si coprirebbero in questo modo i 2/3 dell'energia oggi prodotti dalle centrali nucleari. Ed è proprio al previsto abbandono dell'atomo che, nei piani di Simonetta Sommaruga, bisogna sopperire ricorrendo alle energie rinnovabili. Sul progetto appena avviato ci sono però dubbi anche tra gli addetti ai lavori.

Il parere di Rhiienergie

Per Christian Capaul, direttore della grigionese Rhiienergie, azienda proprietaria dei pannelli fotovoltaici posati sulle pareti antirumore lungo la A13 tra Domat/Ems e Felsberg, la realizzazione di tetti solari è fattibile dal profilo tecnico, ma difficilmente sostenibile da quello economico. Si tratta - fa notare - di costruzioni imponenti e che devono rispettare standard di sicurezza molto elevati.

È preferibile allora, secondo Capaul, sfruttare il potenziale ancora a disposizione, ricoprendo di moduli fotovoltaici altri tratti di ripari fonoassorbenti lungo le autostrade svizzere. Costruire da zero un tetto di pannelli solari - come previsto nell'ambito di un progetto pilota che l'anno prossimo dovrebbero entrare nel vivo a Fully, in Vallese - dovrebbe costare all'incirca 5 volte tanto.

Senza cospicue sovvenzioni una simile operazione non potrebbe funzionare. Lo Stato, dunque, oltre a concedere gratuitamente l'uso delle superfici autostradali dovrebbe partecipare finanziariamente alla costruzione dei tetti ad energia solare, conclude il direttore della Rhiienergie.