Elezioni 2019 PBD, no a fusione con Verdi liberali

ATS

11.5.2019 - 13:57

Martin Landolt in una foto recente.
Martin Landolt in una foto recente.
Source: KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Il Partito borghese democratico (PBD) non intende fondersi con i Verdi liberali prima delle elezioni federali di ottobre. Lo ha indicato il presidente della formazione di centro Martin Landolt oggi ai microfoni della trasmissione «Samstagsrundschau», della Radio SRF.

Se tuttavia dalle urne dovesse uscire un PBD ridimensionato al Nazionale, allora si potrebbe riconsiderare la situazione, ha aggiunto.

Il partito intende continuare a rivestire il ruolo di «ago della bilancia» in molte situazioni, ha affermato Landolt, interpellato in merito a voci secondo cui sarebbero in corso abboccamenti tra membri del PBD e dei Verdi liberali per presentare un «centro forte» all'appuntamento di ottobre. A questo proposito, ancora lo scorso febbraio il cofondatore del partito, il consigliere nazionale bernese Hans Grunder, aveva ventilato questa possibilità, suggerendo una fusione per creare un cosiddetto «centro progressista».

L'idea di unire le forze non incontra il favore neppure dell'altra compagine: interpellato oggi dall'agenzia di stampa Keystone-ATS, il presidente dei Verdi liberali Jürg Grossen ha affermato di preferire lo scenario di una frammentazione del panorama partitico elvetico. Grossen ha smentito una nuova ondata di speculazioni, secondo le quali sarebbe in vista un'alleanza – o addirittura una fusione – tra Verdi liberali, PBD e PPD per creare un nuovo, più forte, partito di centro.

Il presidente dei Verdi liberali ha aggiunto di vedere di buon occhio il congiungimento di liste, già realtà in diversi cantoni, di essere per contro contrario a una vera e propria fusione. Si rende un servizio molto maggiore alla popolazione e alla democrazia procedendo a temporanee alleanze che cambiano a seconda dell'argomento in gioco. Non bisogna dimenticare, ha affermato, che Verdi liberali e PBD divergono ad esempio in settori quali la politica dei trasporti e l'agricoltura.

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