Giovanissimi parlamentari Perché Toni Brunner si comportava «come uno scolaretto» ai suoi esordi

Anna Kappeler

26.12.2019

Il nuovo parlamento non è mai stato così giovane ed intende lavorare in maniera congiunta, senza essere di parte. E prima di tutto questo? Toni Brunner (UDC), il più giovane consigliere nazionale mai eletto, aveva 21 anni quando, per mancanza di compagni della stessa età, usciva «con gente di 50 o 60 anni».

Avere meno di 30 anni e sedere al Consiglio nazionale, è cosa rara. Talmente rara che la cifra sette è già un record. Il parlamento non è mai stato tanto giovane quanto oggi.

Il tasso di rappresentanza degli under 30 al Consiglio nazionale è infatti salito al 3,5%. Oggi si contano i nuovi arrivati Meret Schneider (Verdi), Franziska Ryser (Verdi), Andri Silberschmidt (PLR) e Tamara Funiciello (PS), oltre agli ex Fabian Molina (PS), Mike Egger (UDC) e Samira Marti (PS).

Secondo Meret Schneider, tutti insieme formano un gruppo di giovani freschi di elezione. «Il fine: elaborare sin dalla prima settimana delle posizioni comuni e non di parte per affrontare i punti all’ordine del giorno», come ha spiegato la stessa Schneider il primo giorno della sessione, il 2 dicembre scorso.

I più anziani Samira Marti (PS) e Mike Egger (UDC) hanno dimostrato che non si trattava di parole al vento. Così, nell’ambito di un’iniziativa congiunta, reclamano il divieto della pubblicità per le casse di assicurazione malattia e la creazione di un tetto salariale per i loro CEO.

Altri tre parlamentari di meno di 30 anni – Andri Silberschmidt, Franziska Ryser e Mike Egger – hanno creato un gruppo di lavoro politico non di parte. «Noi, i giovani, vogliamo dimostrare che siamo diversi dai nostri predecessori», ha affermato Andri Silberschmidt al «St. Galler Tagblatt». A 25 anni, Silberschmidt è attualmente il più giovane parlamentare.

«Sono stati gentili nei miei confronti»

Ma gli «anziani» sono anch’essi stati giovani un tempo. Toni Brunner, presidente dell’UDC per numerosi anni, detiene il titolo di più giovane consigliere nazionale mai eletto. Nel 1995 ha infatti ricoperto questo ruolo a soli 21 anni.

«Il primo giorno è stato speciale: all’epoca ero un giovane agricoltore, quindi sono stato immerso in un ambiente completamente nuovo. Non avevo alcuna esperienza in parlamento, ma sono stati gentili nei miei confronti», racconta Brunner al telefono dalla sua fattoria nel Toggenburgo. Probabilmente poiché non aveva paura dei contatti, spiega.

Tuttavia, concede, gli ci è voluto del tempo all’inizio. «Mi comportavo come uno scolaretto davanti a un passaggio pedonale: "Aspetta, guarda, ascolta, avanza" – e nel mio caso, "parla".»

«Potrebbero essere i miei genitori o i miei nonni»

Oltre a Toni Brunner, non c’erano altri consiglieri di meno di 30 anni. «La persona di età anagrafica più vicina a me nel consiglio era Brigitta Gadient, una collega del partito – aveva 14 anni più di me. Tutti i membri del consiglio potevano essere i miei genitori o anche i miei nonni.» La cosa non lo disturbava, dichiara. «Allora uscivo con persone di 50 o 60 anni. Era sempre divertente.»

L'ex consigliere nazionale ha conosciuto dei pesi massimi della politica come Helmut Hubacher, Franz Steinegger, Peter Bodenmann e Christoph Blocher. «Nessuno si poneva sul piedistallo, ho subito dato del tu praticamente a tutti.» Per la sua prima apparizione nella nota trasmissione della televisione svizzerotedesca «Arena», ha affrontato il veterano del PS Helmut Hubacher. «L’argomento era: i giovani contro gli anziani.»

«Diventare decano a 45 anni sarebbe stato strano»

Se Toni Brunner non avesse dato le dimissioni alla fine del 2018, lunedì 2 dicembre sarebbe diventato il più giovane decano dal 1848. Ha infatti presenziato al Consiglio nazionale per 23 anni. «Avrei trovato strana l’idea di acquisire lo status di decano all’età di 45 anni», rivela. In questo ruolo, avrebbe presieduto la sessione costituente del parlamento all’inizio della nuova legislatura e pronunciato il discorso d'apertura.

La partner di Toni Brunner nella vita, Esther Friedli, ha prestato giuramento lunedì 2 dicembre come nuova consigliera nazionale. «Ho seguito il suo giuramento da casa sul mio telefono cellulare. È un peccato che abbia avuto luogo in seduta plenaria e non in maniera individuale, come per me.»

Il Palazzo federale non gli manca e afferma di non aver rassegnato le dimissioni per poi tornare un giorno. «Anche se alcuni oggi non ci credono, non mi presenterò mai alla successione del consigliere federale Ueli Maurer se si dovesse dimettere.»

«Abbiamo fatto festa»

Quattro anni dopo l’elezione di Toni Brunner, il numero di parlamentari con meno di 30 anni è passato a due e poi, quattro anni dopo, a cinque consiglieri. Nel 2007, è stato stabilito un record prima che questa cifra si riabbassasse; soltanto durante le elezioni del 2019 il primato è stato superato. Infatti, nel 2007, sei giovani parlamentari sedevano alla Camera bassa, ovvero il tre per cento, come mostrano le cifre dell’Ufficio federale di statistica. (OFS).

«Abbiamo fatto festa», ricorda Christian Wasserfallen, consigliere nazionale PLR eletto per la prima volta nel 2007. «A volte, l’età riunisce ovviamente di più che l’appartenenza a un partito, soprattutto al di fuori del Consiglio. Quando è entrato in carica aveva 26 anni, ma il discorso di apertura in quanto più giovane parlamentare gli è stato soffiato da Lukas Reimann dell’UDC, che aveva alcuni mesi in meno.

Christian Wasserfallen spiega di aver formato «un gruppetto gioioso con Pascale Bruderer (PS), Christa Markwalder (PLR), Evi Allemann (PS), Bastien Girod (Verdi), Lukas Reimann (UDC) e Tiana Moser (PVL).» Pascale Bruderer aveva 30 anni nel 2007 e Christa Markwalder ne aveva 32, ma sono state elette rispettivamente nel 2002, a 28 anni e nel 2003, a 25 anni. Anche la parlamentare UDC Jasmin Hutter aveva meno di 30 anni nel 2007. «Il fatto che i giovani stringano legami tra loro non è dunque nuovo», spiega Christian Wasserfallen.

Il club degli under 35

Il club degli under 35 anni è parte integrante di ogni sessione e un’istituzione tra i giovani parlamentari, che si riunisce ogni ultimo giovedì di assemblea. «È stato fondato con Pascale Bruderer e Christa Markwalder, spiega ancora Wasserfallen.

Meno di 35 anni? È dunque finita da molto tempo per le fondatrici e Christian Wasserfallen? Quest’ultimo dice di no: nel club degli under 35 , non è l’età che conta, ma l’età al momento dell’elezione, precisa. «Furbo, no?»

Il parlementare PS Fabian Molina (29 anni) e il suo collega Mike Egger (27 anni) mantengono in vita il club degli under 35 . Per chi appartiene a quella fascia d’età, c’è una gran tolleranza, aggiunge Fabian Molina. «L’obiettivo è di mantenere dei contatti non di parte in un quadro informale.» Secondo Molina, vi si radunano più di una ventina di persone.

L’etichetta di «mascotte»

Anche il membro dei Verdi Lisa Mazzone frequenta gli eventi del club degli under 35. La consigliera nazionale da quattro anni, a sole 31 primavere, ha ormai fatto il suo ingresso al Consiglio degli Stati. Tuttavia, il titolo di più giovane consigliere mai eletto alla Camera alta per pochi mesi appartiene a Johanna Gapany. Non è un problema per Lisa Mazzone che, al contrario, se ne rallegra.

Perché? All’età di 27 anni, ha preso la parola alla Camera bassa come la più giovane parlamentare. Secondo la stessa Mazzone, questo discorso inaugurale ha il grande inconveniente di «incollare sulla fronte l’etichetta di "mascotte"». Ma ovviamente, ha anche considerato il tutto un onore, oltre che l’occasione per farsi conoscere sin dal primo giorno. «Davanti a 200 responsabili politici, non è mai facile.»

«È stato abbastanza informale»

Le elezioni di quattro anni fa non hanno sorriso ai giovani. «Quando sono stata eletta al Consiglio nazionale nel 2015, eravamo solo tre parlamentari under 30.»

Per puro caso, Mathias Reynard (PS/canton Vallese), Mattea Meyer (PS/canton Zurigo) e Lisa Mazzone erano seduti in posti vicini. «È incredibile, perché l’età ci unisce già. Ho fatto molte cose con Mathias, anche al di fuori del consiglio – due giovani romandi, è stato abbastanza informale.» «Fortunatamente, sono arrivati altri due parlamentari di meno di trent’anni nel corso della legislatura, ovvero Fabian Molina e Samira Marti».

Grazie ai quattro nuovi arrivati, si è registrato un nuovo record.

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