Parlamento Più redazioni SSR a Zurigo, non si cambia

ATS

1.5.2019 - 14:25

Secondo la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati la concentrazione dell'offerta radiofonica a Zurigo, escludendo Berna, decisa dai vertici della SRG SSR, va bene così com'è.
Secondo la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati la concentrazione dell'offerta radiofonica a Zurigo, escludendo Berna, decisa dai vertici della SRG SSR, va bene così com'è.
Source: KEYSTONE/PETER SCHNEIDER

Lo concentrazione dell'offerta radiofonica a Zurigo, escludendo Berna, decisa dai vertici della SRG SSR, che tanto ha fatto discutere il mondo politico e giornalistico elvetico, va bene così com'è.

Lo pensa la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) che con 12 voti a 1 proporrà al plenum di respingere l'iniziativa parlamentare del «senatore» Beat Vonlanthen (PPD/FR), favorevole invece a un maggior decentramento.

Non è necessario intervenire

Nel corso di un incontro con i vertici della SSR, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari, la CTT-S si è convinta che non sia necessario intervenire a livello politico.

La SSR, secondo la commissione, affronta con elevato senso di responsabilità le sfide poste dalla digitalizzazione e inoltre concentra i suoi sforzi di risparmio soprattutto sull'infrastruttura e l'amministrazione e non sull'offerta giornalistica. Una strategia apprezzata dai membri della commissione.

A Berna l'offerta radio, a Ginevra quella audiovisiva

Con la sua iniziativa, seguita alla volontà della SSR di concentrare le attività giornalistiche a Zurigo e Losanna, Vonlanthem avrebbe voluto che a Berna rimanesse l'offerta audio e a Ginevra almeno quello audiovisiva.

Secondo il consigliere agli Stati friburghese, negli ultimi mesi editori privati attivi nella Svizzera tedesca hanno concentrato la loro produzione a Zurigo in seguito alla digitalizzazione e alle connesse difficoltà nel generare entrate pubblicitarie. Nella Svizzera romanda, peraltro, si assiste da parecchio tempo a un preoccupante impoverimento del panorama mediatico privato.

Produrre i contenuti nelle diverse sedi

In questo contesto la SSR, ente finanziato dal canone, dovrebbe a suo parere produrre i suoi contenuti informativi nelle diverse sedi in virtù della sua natura federalista di azienda di servizio pubblico.

Volendo invece concentrare la produzione in due siti principali, per Vonlanthen «la SSR ha tradito la stessa 'idée suisse' (termine che in passato ha persino fatto parte della ragione sociale dell'ente audiovisivo pubblico, ndr), che rappresenta un modello da seguire».

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