Partiti PPD: religioni rispettino Stato di diritto

ATS

12.12.2018 - 16:16

Il PPD rispetta tutte le religioni e le culture, ma ritiene che esse debbano aderire ai principi fondamentali della nostra società. Nell'immagine il presidente del partito Gerhard Pfister.
Il PPD rispetta tutte le religioni e le culture, ma ritiene che esse debbano aderire ai principi fondamentali della nostra società. Nell'immagine il presidente del partito Gerhard Pfister.
Source: KEYSTONE/URS FLUEELER

Il PPD rispetta tutte le religioni e le culture, ma ritiene che esse debbano aderire ai principi fondamentali della nostra società, definiti nella Costituzione svizzera e nell'ordinamento giuridico.

Questo implica che non si può invocare la fede per coprirsi il volto in pubblico, giustificare i matrimoni forzati o accettare la presenza predicatori che inneggiano alla violenza.

In un documento di posizione su "Stato di diritti e fondamentalismo", pubblicato oggi, il partito sostiene che è necessario avviare un vasto dibattito sui valori della nostra società, ispirati alla tradizione giudeo-cristiana. Il partito considera la strumentalizzazione politica dei movimenti religiosi come una minaccia per l'ordine giuridico svizzero e la coesistenza pacifica delle varie culture.

La libertà religiosa non può essere evocata per reclamare diritti contrari alla Convenzione europea dei diritti umani (CEDU) e allo Stato di diritto, spiega il PPD. "La fede è una questione privata, ma Stato e religione devono essere separati. Noi riteniamo che la legge religiosa debba quindi essere chiaramente subordinata allo stato di diritto", si legge nel documento.

In chiaro questo significa il rifiuto della sharia e del matrimonio con minorenni, anche se questo viene concluso in paesi in cui è consentito. Il PPD ha pure ribadito la sua ferma opposizione ai matrimoni forzati e chiede di scongiurare l'insorgere di "società parallele" con misure di integrazione mirate.

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