Democrazia diretta Raccolta firme possibile, ma difficile

ATS

1.6.2020 - 14:04

Due metri di distanza?
Due metri di distanza?
Source: KEYSTONE/ANTHONY ANEX

Torna da oggi ad essere possibile – dopo le restrizioni dovute alle misure contro il coronavirus – la raccolta di firme per iniziative e referendum su suolo pubblico, a patto che i promotori rispettino un piano di protezione.

Piano che peraltro viene criticato come poco pratico da applicare, mentre che c'è chi pensa che pure altre regole andrebbero allentate, vista le difficoltà con cui sono confrontati i comitati politici. Ma il Consiglio federale non è venuto incontro alle richieste.

Iniziative e referendum fanno parte della democrazia elvetica, ricorda il vicecancelliere André Simonazzi in un tweet odierno. Attualmente è in corso la ricerca di sostegno per 15 atti popolari, che vanno dall'introduzione della 13esima AVS alla moratoria sul voto elettronico.

Il piano di protezione varato della Confederazione prevede che le persone mantengano una distanza di due metri tra loro che si puliscano regolarmente le mani. I fogli da firmare devono essere disposti o fissati in modo tale da non dover essere presi in mano. Ai firmatari va inoltre chiesto se hanno una loro penna personale.

Direttive, queste, che hanno fatto scuotere il capo a più di una persona. La stessa Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale ha sollevato dubbi riguardo all'idoneità pratica di un approccio del genere. Venerdì i commissari hanno quindi auspicato una semplificazione, oppure una proroga della sospensione dei termini di raccolta firme, che è scaduta il 31 maggio per decisione del governo di mercoledì scorso.

L'esecutivo non ha accolto l'idea – avanzata da diversi partiti e organizzazioni – di procedere, vista la situazione dovuta al Covid-19, a dimezzare il numero di firme necessarie per iniziative e referendum. Veniva anche chiesto un allungamento di altri sei mesi dei termini di raccolta e l'inserimento di moduli da compilare nel materiale di voto il 27 settembre. Secondo queste forze politiche una normale attività di raccolta firme non è infatti attualmente assolutamente ancora possibile.

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