GiustiziaRicatto a Berset, il procuratore argoviese indaga sulla fuga di documenti
cp, ats
7.1.2022 - 17:30
Il procuratore argoviese Christoph Rüedi sta indagando sulla fuga di notizie in relazione al tentativo di ricatto cui è stato oggetto il consigliere federale Alain Berset nel 2020.
Keystone-SDA, cp, ats
07.01.2022, 17:30
SDA
Rüedi è stato nominato procuratore federale straordinario dall'autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) alla fine di ottobre, ha indicato la stessa istanza a Keystone-ATS confermando notizie pubblicate dai giornali di Tamedia.
L'autorità di vigilanza aveva annunciato lo scorso settembre che avrebbe nominato un procuratore straordinario cui spetta il compito di esaminare la denuncia penale presentata dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per violazione del segreto d'ufficio.
Il mandato è limitato alla violazione del segreto d'ufficio contro ignoti aveva dichiarato all'epoca il AB-BA a Keystone-ATS.
Le rivelazioni della Weltwoche
Il 17 settembre scorso il MPC aveva chiesto la nomina di un procuratore pubblico straordinario in relazione a un articolo apparso sul settimanale «Weltwoche», un organo di stampa vicino all'UDC.
Il settimanale si appoggiava a documenti confidenziali d'inchiesta sul tentativo di ricatto nei confronti di Berset. In relazione a questo articolo, il MPC ha presentato denuncia penale all'AV-MPC per violazione del segreto d'ufficio.
La «Weltwoche» aveva riportato i dettagli del caso riferendosi ad informazioni confidenziali. L'articolo accusava anche il ministro della sanità di aver usato fondi pubblici nel trattare il caso, un rimprovero che non è oggetto delle indagini di Rüedi.
Berset: «Questione privata liquidata»
Nel novembre 2020, sempre la «Weltwoche» aveva reso pubblica la condanna – risalente al settembre 2020 – con la condizionale inflitta dal MPC a una donna per tentata estorsione contro il consigliere federale friburghese.
La sentenza è legalmente vincolante. Il diretto interessato, Alain Berset, aveva dichiarato che si trattava di una «questione privata» ormai liquidata.
È noto che la donna ha cercato di ricattare Berset minacciando di rivelare il contenuto di documenti privati. In reazione, il ministro socialista ha presentato denuncia penale. Stando al decreto d'accusa, in un primo momento la donna avrebbe chiesto a Berset di regolare un debito in sospeso versandole 100 mila franchi, una richiesta che la stessa donna ha poi ritirato.