Materiale bellico La riesportazione di armi all'Ucraina divide gli svizzeri

bt, ats

1.3.2023 - 06:01

Un Piranha dell'esercito, veicolo che Germania e Danimarca volevano riesportare in Ucraina.
Un Piranha dell'esercito, veicolo che Germania e Danimarca volevano riesportare in Ucraina.
Keystone

Il tema della riesportazione di armi verso l'Ucraina spacca la popolazione svizzera. È quanto porta a galla un sondaggio di Tamedia e 20 Minuten, secondo cui un cittadino su due è favorevole ad autorizzare Paesi terzi a trasmettere a Kiev materiale bellico elvetico.

1.3.2023 - 06:01

Stando all'indagine, pubblicata oggi, la riesportazione di armi e munizioni è approvata dal 50% degli svizzeri. La divisione a metà dell'opinione pubblica appare netta, dato che il 46% vi si oppone mentre il 4% non si schiera.

I risultati mostrano un evidente divario fra generazioni, con i giovani nettamente più scettici sulla questione rispetto a chi ha una certa età. Fra gli over 65, due su tre sarebbero pronti a dare semaforo verde alle riesportazioni. In altre fasce invece la situazione è quasi agli antipodi: a bocciare questa eventualità è il 58% della categoria 18-34 anni e il 51% di quella 35-49.

Il sondaggio mostra inoltre che non viene raggiunta la maggioranza sulla possibilità che Berna consegni carri armati fuori servizio ad altri Stati europei, in modo che questi possano a loro volta rifornire di blindati le truppe di Kiev. Il 43% appoggia l'idea, il 52% non ne è invece convinto.

Cosa si dovrebbe fare con i soldi degli oligarchi?

Grande equilibrio pure sull'argomento dei fondi appartenenti a oligarchi russi e sulla fattibilità di confiscarli per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina. Il 49% si dice a favore, mentre il 46% è contrario.

Il 58% degli interrogati ritiene poi che la Svizzera sia ancora neutrale. Un principio che peraltro la maggior parte dei cittadini non sembra pronto a mandare in soffitta: il 68% pensa che questo concetto abbia un avvenire. Marcate le differenze fra i sostenitori dei vari schieramenti politici. L'82% di chi vota UDC crede infatti che la neutralità sia preziosa per il futuro, tasso che crolla al 55% fra la base elettorale del PS e al 50% fra quella dei Verdi.

Il sondaggio è stato realizzato dall'istituto Leewas tra il 15 e il 17 febbraio coinvolgendo 27'668 persone da tutta la Svizzera. Le risposte sono state ponderate considerando variabili geografiche, demografiche e politiche così da rendere i risultati ottenuti rappresentativi. Il margine di errore è di +/- 1 punto percentuale.

bt, ats