Parlamento Riforma del servizio civile: minacce di un referendum

ATS

11.9.2019 - 15:13

Sulla riforma del servizio civile pende la minaccia di un referendum.
Sulla riforma del servizio civile pende la minaccia di un referendum.
Source: KEYSTONE/URS FLUEELER

Se il Nazionale dovesse confermare la decisione degli Stati a sostegno del progetto governativo per ridurre il numero di ammissioni al servizio civile, è molto probabile che verrà indetto un referendum. Diverse prese di posizione in tal senso sono infatti già emerse.

Che sia nell'agricoltura, presso le case di cura, nella protezione dell'ambiente o nelle scuole, «il servizio civile è ovunque a servizio degli ambiti della società dove i mezzi sono scarsi», afferma la Federazione svizzera del servizio civile (Civiva).

Con la decisione degli Stati, non si prospettano quindi tempi difficili solo per il servizio civile, ma per la società nel suo insieme. Civiva, per impedire lo smantellamento di questa istituzione, è pronta ad usare l'arma del referendum.

Ignorato l'importante ruolo del servizio civile

«La revisione calpesta il diritto di scelta per gli obiettori di coscienza e ignora l'importante ruolo del servizio civile per la popolazione», ha affermato il presidente del gruppo dei Verdi Balthasar Glättli (ZH), citato in un comunicato. «Il parlamento deve tornare alla ragione, se no rimane solo il referendum», ha aggiunto.

Un'istituzione che gode di ampio sostegno

Anche il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) si prepara al referendum, si legge mercoledì in una nota. Il servizio civile è un'istituzione che gode di ampio sostegno e approvazione, che svolge un ruolo importante per la società e non può essere rimpiazzata come se niente fosse.

La decisione degli Stati avrà conseguenze negative su tutta la Svizzera. «Con l'inasprimento delle norme la storia di successo del servizio civile viene attaccata frontalmente», ha affermato il segretario del GSsE Moritz Lange, citato nel comunicato.

La Svizzera in immagini

Tornare alla home page