SvizzeraRösti: «La legge sulle energie rinnovabili ha possibilità in votazione»
ys
18.1.2024 - 12:34
La Legge su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, contro cui è stato lanciato un referendum, ha buone possibilità di essere accolta in votazione popolare, ha detto il consigliere federale e ministro dell'energia Albert Rösti.
Keystone-SDA, ys
18.01.2024, 12:34
18.01.2024, 12:35
SDA
Bisogna però «spiegarla bene», ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti del settore riuniti a Berna per il Congresso svizzero dell'elettricità.
Secondo Rösti, al momento non ci sono «alternative» per accelerare la transizione energetica. La legge intende accelerare l'espansione delle energie rinnovabili come le centrali idroelettriche, solari ed eoliche, ad esempio fornendo maggiori sussidi. La produzione di elettricità sarà prioritaria rispetto alla conservazione della natura e del paesaggio.
Il referendum è stato lanciato da alleanza di privati e organizzazioni ambientaliste che proprio oggi depositerà le firme raccolte alla Cancelleria federale. Secondo i promotori la nuova legge non garantisce una protezione efficace della natura e del paesaggio.
«Parlate di produzione di elettricità»
«È semplicemente sbagliato dire che l'intero Paese è tappezzato di impianti solari e turbine eoliche», ha dichiarato Rösti. Lui stesso non è notoriamente un «fan del vento», ha detto il consigliere federale. Ma – ha aggiunto – «abbiamo bisogno di più elettricità indigena». La legge (detta anche atto mantello perché contiene modifiche alla legge sull'energia e a quella sull'approvvigionamento elettrico), è un buon compromesso tra l'obiettivo della sicurezza dell'approvvigionamento e l'idea di protezione. Nessuno però sa cosa sia «l'atto mantello» e «allora parlate di fornitura di elettricità», ha esortato Rösti.
La CEO di Alpiq chiede «solidarietà»
La CEO di Alpiq, Antje Kanngiesser – in una videointervista rilasciata all'agenzia di stampa AWP a margine del Congresso – ha chiesto «solidarietà» alla popolazione sui progetti energetici. «L'approvvigionamento energetico è un compito di tutta la popolazione», ha insistito Kanngiesser, aggiungendo che le aziende devono lanciare i progetti e che questi devono essere sostenuti dalla società «con totale accettazione».
La CEO di Alpiq ha riconosciuto che un'eventuale carenza di elettricità non è più un rischio quest'inverno, poiché i bacini idrici in Europa sono molto pieni e l'autunno è stato molto caldo. Ma la Svizzera soffre ancora di «una carenza strutturale in inverno». Per questo motivo, il paese ha bisogno di sviluppare rapidamente la produzione.
In merito al dibattito sull'abolizione del divieto di costruire nuove centrali nucleari in Svizzera, Kanngiesser afferma che si può discutere ma che comunque non cambierebbe nulla in termini di sicurezza dell'approvvigionamento nei prossimi dieci-quindici anni. Inoltre, aggiunge, «distoglie l'attenzione dal dibattito che dobbiamo tenere ora».