I posti disponibili nei centri federali per asilanti sono stati ridotti per rispettare le misure di distanziamento sociale e di igiene contro il Coronavirus e sono quindi necessari nuovi alloggi. Lo ha annunciato oggi la Segretaria di stato alle migrazioni (SEM).
In circostanze normali, nei centri federali attualmente sarebbero disponibili circa 4500 posti. Per poter applicare correttamente le misure dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), l'accoglienza ha dovuto essere dimezzata. Attualmente sono disponibili solo circa 2300 posti e di questi oltre il 90% sono occupati, anche perché le richieste di asilo sono in aumento nelle ultime settimane.
Non vi è quindi più margine di manovra e sono necessari alloggi supplementari. Il 30 novembre entrerà in funzione un nuovo centro federale per l'asilo (CFA) nei capannoni militari di Brugg (AG) che offriranno 230 posti letto per un periodo di tre anni al massimo. La SEM si prepara anche ad aprire altre strutture di accoglienza a Sulgen (TG) e Reinach (BL). I posti non saranno comunque sufficienti e sarà necessario il sostegno dei Cantoni in questo ambito, sottolinea un comunicato.
Procedure e espulsioni continuano
La SEM ha continuato a condurre procedure di asilo e ad effettuare espulsioni anche durante la pandemia. Per rispettare le misure di protezione della salute il numero di persone presenti alle audizioni dei richiedenti con i loro rappresentanti legali è stato ridotto al minimo. Eventuali altri partecipanti ai colloqui vengono raggiunti online. Inoltre i termini per i reclami sono stati prorogati in modo da garantire la tutela giuridica.
Dallo scoppio della pandemia, nel marzo di quest'anno, sono state condotte oltre 3600 audizioni e completate circa 10'500 procedure di asilo (di cui 4200 in base alla vecchia legge e 6300 a quella nuova in vigore dal 1° marzo).
Le conseguenze della pandemia di Covid19 hanno avuto ripercussioni sui rimpatri perché il traffico aereo tra la Svizzera e gli altri Paesi era ridotto al minimo. La SEM assicura però di essere stata in grado di effettuare rimpatri organizzando anche diversi voli speciali, ad esempio verso la Georgia, l'Albania e la Moldavia. Inoltre i rinvii sono nuovamente possibili verso quasi tutti gli stati Dublino e quindi il numero di casi pendenti è rimasto praticamente stabile.
In merito ai reati commessi da alcuni richiedenti asilo durante l'estate, la SEM ha assicurato di essere in costante contatto con le autorità cantonali e ha annunciato di aver aumentato la sorveglianza attorno ai centri di asilo della Confederazione.
Per quanto riguarda i profughi alloggiati nei campi sulle isole greche, la Svizzera ha accolto 53 minorenni non accompagnati che hanno legami familiari nella Confederazione e si appresta ad ammetterne altri 30. In linea di principio, ricorda comunque la SEM, l'obiettivo principale del Consiglio federale è quello di fornire assistenza in loco.
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