Domanda in aumentoSempre più soldati svizzeri conservano le armi dopo il servizio di leva
Sven Ziegler
3.5.2025
Sempre più svizzeri conservano le armi dopo il servizio (immagine illustrativa)
sda
In Svizzera un numero crescente di soldati torna a conservare le armi personali dopo il servizio militare. La tendenza preoccupa i politici della sicurezza, mentre il presidente di ProTell, Jean-Luc Addor, vuole allentare ulteriormente le regole.
Sven Ziegler
03.05.2025, 11:39
Sven Ziegler
Hai fretta? blue News riassume per te
Sempre più soldati svizzeri portano con sé le armi personali dopo il servizio di leva obbligatoria. La percentuale è salita al 19%.
I lobbisti delle armi chiedono un allentamento delle norme, mentre politici di sinistra - come Priska Seiler Graf - mettono in guardia dai pericoli.
Anche in Svizzera la domanda di armi da fuoco al di fuori dell'esercito è in forte aumento da anni.
In Svizzera la domanda di acquisto di armi dell'Esercito dopo la fine del servizio sta aumentando di nuovo. Come mostra un'analisi, circa il 19% di coloro che lasciano le forze armate elvetiche si sono fatti consegnare il fucile o la pistola d'ordinanza in ciascuno degli ultimi due anni, il doppio rispetto al 2016.
Il consigliere nazionale dell'UDC Jean-Luc Addor, presidente dell'Associazione a difesa delle armi ProTell, ha parlato al quotidiano «Sonntagszeitung» di un «risveglio patriottico».
E chiede che in futuro non sia più necessaria una licenza di acquisto di armi da fuoco. Addor intende presentare una mozione in Parlamento in tal senso.
Il suo collega di partito Werner Salzmann sospetta che la guerra in Ucraina abbia aumentato il desiderio di un'arma personale: molti volevano essere equipaggiati per le emergenze.
La sinistra è «preoccupata»
La consigliera nazionale del PS Priska Seiler Graf, presidente della Commissione per la politica di sicurezza, è di parere diverso. È preoccupata per la situazione: «Più armi sono in circolazione, maggiore è il rischio di violenza».
La prassi attuale si basa su norme più severe introdotte nel 2010: solo chi ha completato almeno quattro gare di tiro (obbligatorie o sul campo) negli ultimi tre anni può tenere il proprio fucile d'assalto.
È inoltre richiesta una licenza di acquisizione di armi da fuoco. Per le pistole non è richiesta la prova di tiro, ma la licenza di acquisto.
Allo stesso tempo, anche la domanda generale di armi da fuoco in Svizzera sta aumentando in modo significativo: in diversi cantoni, come Basilea Città e Basilea Campagna, il numero di licenze di acquisto di armi da fuoco è raddoppiato o addirittura triplicato dal 2010.
Le ragioni del crescente interesse vanno dall'aumento del senso di insicurezza alla guerra in Europa e alla popolarità degli sport di tiro, soprattutto tra le donne.