SondaggioSempre più persone disposte a vaccinarsi contro il COVID-19
su, ats
15.1.2021 - 19:28
Il vaccino contro il SARS-CoV-2 riscontra ora più favori fra la popolazione svizzera. Secondo un sondaggio di Sotomo, il tasso di chi è disposto a farsi vaccinare il prima possibile è aumentato notevolmente rispetto all'ultimo rilevamento dell'autunno scorso.
In ottobre, il 16% degli intervistati aveva detto che sarebbe stato disposto a farsi vaccinare non appena fosse stato disponibile un vaccino. Nell'ultimo sondaggio di Sotomo per la SSR, la quota è salita al 41%. Tra gli scettici che rifiutano l'iniezione il tasso è invece sceso solo leggermente: dal 28% al 24%.
Il vaccino è particolarmente popolare tra gli over 65 e nella Svizzera italiana. Gli uomini sono più propensi rispetto alle donne. Coloro che non vogliono farsi vaccinare affermano il più delle volte di temere gli effetti collaterali e preferiscono dare la priorità alle persone vulnerabili.
Riguardo al ritmo di vaccinazione il 29% degli interpellati lo ritiene troppo lento, il 53% lo giudica accettabile e il 19% troppo rapido.
Reazioni diverse alle misure decise da Berna
Le misure annunciate mercoledì dal Consiglio federale suscitato reazioni diverse. La chiusura dei negozi che vendono prodotti non essenziali è mal vista dal 56% degli intervistati. Si tratta della prima volta che una misura preventiva di ampia portata non è sostenuta dalla maggioranza della popolazione, sottolineano gli autori dell'indagine.
Al telelavoro obbligatorio sono invece favorevoli i tre quarti.
L'ipotesi della chiusura delle scuole elementari riscontra solo il 20% dei favori. Riguardo agli ultimi anni della scuola dell'obbligo, il 43% potrebbe immaginare un ritorno alla formazione a distanza. Per l'istruzione post-obbligatoria (scuole professionali e licei), la percentuale è del 58%.
Quanto alle piste da sci la maggioranza vorrebbe che fossero aperte, mentre il 37% auspica una chiusura in tutto il Paese. Solo il 10% vuole il sistema attuale, ossia che un cantone possa decidere da solo a seconda della situazione sanitaria del suo territorio.
La paura dell'isolamento sociale aumenta
Dopo dieci mesi di epidemia, la paura dell'isolamento sociale aumenta. E nella seconda ondata è cambiata anche la percezione dell'atmosfera. La primavera scorsa la maggior parte degli interpellati parlava di contatti umani improntati all'"amicizia» e alla «solidarietà», ora vede segni di «diffidenza», «egoismo» e «aggressione». In gennaio i toni sono migliorati un po'.
Il sondaggio fornisce anche alcune cifre sull'epidemia: il 7% degli intervistati ha dichiarato di essere risultato positivo. Un altro 7% ha avuto sintomi legati alla Covid, ma non si è sottoposto a test. Questo tasso risulta però più alto fra i giovani.
Sotomo ha effettuato l'indagine online tra l'8 e l'11 gennaio. Le risposte di 43'797 partecipanti sono state ponderate e analizzate. Il margine di errore è di 1,1 punti percentuali.