Cura infanziaStudio: 1 bimbo su 3 frequenta un asilo nido
ATS
4.10.2020 - 14:30
In Svizzera un bambino su tre tra gli 0 e i 3 anni frequenta un asilo nido, ma il costo di queste strutture è elevato. I Cantoni intendono quindi analizzare le possibilità esistenti per ridurre gli oneri dei genitori.
Secondo un nuovo rapporto della la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) pubblicato oggi, il Paese conta 3'200 strutture con 100'000 posti. Si stima che tra i 180'000 e i 200'000 bambini frequentino regolarmente gli asili nido.
Nel corso degli ultimi anni i Cantoni e i Comuni hanno lavorato per aumentare il numero di posti in queste strutture, ma ora intendono concentrare maggiormente la loro attenzione sulla qualità delle prestazioni.
«La cura extrafamigliare può rivelare la sua efficacia in modo ottimale solo se è di buona qualità e dispone di risorse appropriate», scrive la CDOS.
Differenti modelli
La qualità dell'offerta dipende da vari aspetti come il numero di persone incaricate dell'inquadramento, della formazione dei dipendenti o dei concetti pedagogici. Praticamente tutti i Cantoni hanno standard di qualità per i loro asili nido, ma hanno differenti modelli per garantirla, sottolinea la CDOS nel comunicato.
Per la CDOS «non è opportuno concentrarsi su un solo elemento per valutare la qualità dell'accoglienza extrafamigliare in un Cantone». Anche il finanziamento ha un ruolo nella qualità e nell'utilizzo delle prestazioni. Molti genitori rinunciano a ricorrere all'asilo nido a causa dei costi.
Onere troppo gravoso per i genitori
In generale, i genitori continuano a pagare la maggior parte delle spese per la cura dei figli. Il loro contributo è elevato rispetto ai paesi vicini. È unanimemente riconosciuto che questo pesante onere ostacola la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Per la CDOS occorre porre rimedio a questa situazione.
Nel corso dei prossimi mesi la CDOS di pari passo con la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) esaminerà le possibilità per alleggerire l'onere finanziario dei genitori. Fornirà una quadro delle buone pratiche in materia.
Gli aiuti finanziari supplementari della Confederazione per ridurre i contributi dei genitori rappresentano un primo passo importante in questo senso. Anche i modelli di finanziamento che prevedono la partecipazione dei datori di lavoro sono una via promettente, indica la CDOS nel comunicato.
Standard minimi di qualità
Inoltre, le due conferenze intercantonali valutano in che misura gli standard minimi qualitativi potrebbero contribuire alla custodia dei bambini extrafamigliare e sostenere le pari opportunità per i bimbi quando questi entrano nel sistema di formazione.
«Va da sé che teniamo conto delle diverse culture nelle varie regioni linguistiche. Si tratta piuttosto di migliorare la qualità che di imporre in tutta la Svizzera la stessa chiave di assistenza o le stesse esigenze di formazione, indica il vicepresidente della CDOS Christoph Amstad citato nel comunicato.
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