Assicurazioni socialiSUVA: evitati pagamenti ingiustificati per 17 milioni
ATS
18.8.2020
Lo scorso anno la Suva ha impedito il pagamento di 17 milioni di prestazioni ingiustificate grazie alla misure adottate per lottare contro le frodi. Sempre più spesso i raggiri vengono messi in atto da aziende fittizie, fondate solo per ricevere prestazioni, o da medici e ospedali che presentano falsi conteggi, ha annunciato oggi la Suva in un comunicato.
Nel 2019 i casi di sospetta frode esaminati sono stati 1809 (5% in più rispetto all'anno prima) su 250'000 prestazioni giornaliere versate. I casi in cui i sospetti si sono rivelati fondati sono stati 520, contro 407 nel 2018, per un risparmio medio di 34'700 franchi. La somma globale risparmiata praticamente uguale a quella dell'anno prima (17,3 milioni nel 2018).
L'immagine «classica» del truffatore, quella di un un individuo che tenta di ricevere prestazioni indebite fornendo false informazioni, ormai non corrisponde più alla realtà: le frodi hanno assunto varie sfaccettature, precisa Roget Bolt, responsabile della lotta alle frodi alla Suva, citato nella nota. Spesso vengono messe in atto da aziende che basano la loro attività sul lavoro nero e i reati fallimentari o da fornitori di prestazioni che falsificano le fatture. A subirne le conseguenze sono gli assicurati onesti che, oltre a pagare premi che le aziende disoneste aggirano, patiscono per la concorrenza sleale che mette in pericolo l'intera piazza economica.
Verifica sistematica della fondatezza delle richieste
In caso di sospetta frode, la Suva procede in modo sistematico per verificare la fondatezza delle richieste. «Questo si traduce in nuovi accertamenti medici o nella verifica dell'effettiva esistenza di rapporti di lavoro o di un'azienda», spiega ancora Bolt. Vengono inoltre effettuate revisioni sistematiche delle imprese e vengono scambiate informazioni con altri assicuratori sociali e contro gli infortuni.
Per quanto riguarda ospedali, medici e altri terapeuti, la Suva verifica le fatture elettronicamente. Chi presenta più volte volontariamente conteggi errati viene denunciato. La maggior parte inoltra fatture corrette, ma «è importante scovare le persone che approfittano in modo illecito dei premi versati dai nostri assicurati» non solo per gli assicurati stessi, ma per tutti i professionisti della salute, precisa ancora l'esperto.
Globalmente dal 2007 il servizio antifrode della Suva ha permesso di risparmiare 181 milioni di franchi.