Contro l'UDC Swissmem: «Abbiamo bisogno dell'immigrazione»

ev, ats

25.6.2024 - 09:56

Il presidente di Swissmem Martin Hirzel (foto d'archivio)
Il presidente di Swissmem Martin Hirzel (foto d'archivio)
Keystone

Swissmem, l'organizzazione dell'industria metalmeccanica ed elettrica, si oppone alle due iniziative degli ambienti UDC sulla neutralità della Svizzera e sulla limitazione della popolazione a dieci milioni di persone.

Keystone-SDA, ev, ats

«Abbiamo bisogno dell'immigrazione nel mercato del lavoro», ha dichiarato Martin Hirzel, presidente di Swissmem. «La nostra economia va così bene che siamo attrattivi: abbiamo quindi bisogno di persone valide che vengano da noi», ha detto in un'intervista pubblicata oggi dalle testate di Tamedia.

«Tra dieci o vent'anni ci sarà concorrenza in Europa per l'immigrazione, perché tutti i Paesi vicini dovranno affrontare la stessa sfida». La Svizzera dovrebbe organizzarsi in modo tale che l'immigrazione possa essere ben gestita e sostenuta dalla popolazione.

L'interpretazione della neutralità svizzera con la relativa iniziativa UDC si spinge troppo oltre, ha aggiunto Hirzel. «Un'interpretazione così dogmatica della neutralità nuoce alla nostra industria degli armamenti e della sicurezza».

La Svizzera dovrebbe posizionarsi in modo da poter «parlare con tutti e fare affari con tutti». «Non è immorale», afferma Hirzel. «In quanto piccolo Paese che non fa parte di un'alleanza, dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi. Senza esportazioni, non c'è industria svizzera e quindi non c'è prosperità».

Per quanto concerne le relazioni tra Svizzera e Ue, il presidente di Swissmem si dice fiducioso: riguardo ai bilaterali III prevede un risultato per quest'anno. Tuttavia a tale proposito ha criticato i sindacati: «Vogliono facilitare l'estensione del campo di applicazione dei contratti collettivi di lavoro e introdurre salari minimi a livello nazionale. Questo non ha nulla a che fare con i bilaterali III».